Ravenna, molti alberghi chiusi, e per l'ostello decisione a breve

Federica Ferruzzi - Sebbene l’estate sia alle porte, sono diverse le strutture ricettive che versano ancora nell’abbandono e nel degrado, ma per qualcuna l’ipotesi di riapertura non pare essere troppo lontana. Tra queste spicca l’ostello «Dante», che a giugno «festeggia» un anno di chiusura. In tempi recenti si è discusso in Comune - che detiene il 40% della proprietà insieme alla Provincia (40%) e all’Aig, associazione italiana alberghi per la gioventù (20%) - su varie ipotesi per il futuro di quest’edificio, la cui inaugurazione risale al 1974. «In proposito - ha spiegato l’assessore comunale al Patrimonio Massimo Cameliani - ci si attiene ad una convenzione sottoscritta negli anni ‘80, in cui la gestione dell’immobile, messo a disposizione da Comune e Provincia, era a carico dell’Aig. L’associazione ha poi affidato la subgestione a terzi con cui, però, un anno fa ha avuto un contenzioso che ha portato alla chiusura della struttura. Da giugno ad ottobre ho cercato di aiutare l’Aig a trovare nuovi gestori, ma sei mesi fa siamo venuti a sapere che l’associazione era in difficoltà e che intendeva vedere la quota ravennate per soddisfare i creditori. Nei prossimi giorni il giudice dovrebbe pronunciarsi e le strade percorribili sono due: o si andrà al fallimento, con conseguente vendita del bene, oppure si procederà con il concordato per poi emettere, nel giro di un paio di mesi, un bando per la gestione e vendere a fine anno la quota di Aig. Ovviamente ci auguriamo che il concordato vada avanti, in quanto ci sono diversi soggetti ravennati interessati alla gestione che sono in attesa di un bando». Spostandosi a Ponte Nuovo troviamo un’altra struttura chiusa da tempo (in questo caso tre anni) i cui proprietari sembrano intenzionati a riaprire a luglio. Al momento è aperto da circa un mese il ristorante al piano terra, che però è stato alla ribalta delle cronache per aver impiegato quattro lavoratori irregolari sorpresi dalla Municipale ad inizio marzo. E’ invece ferma dal 2012 per lavori di ristrutturazione l’attività dell’albergo «Akross» di via Baiona, un hotel 3 stelle dotato di ben 153 camere, il più capiente di Ravenna, che ormai da sei anni ha lasciato il primato di struttura con più camere al Grand Hotel Mattei, che può contare su ben 124 stanze. Non si discosta da questa situazione di abbandono nemmeno l’hotel «Trieste», fermo dal 2011. Per questo albergo si è deciso, in particolare, di murare parzialmente gli ingressi, in quanto era diventato una sorta di dormitorio per senzatetto e nel 2011 si verificò anche un incendio proprio in seguito ad occupazioni abusive. Spostandosi poi verso il centro della città, in via Rocca Brancaleone, troviamo «I Cherubini», chiuso di recente nonostante fosse stato ristrutturato da poco. Un’altra struttura che, fino a poco tempo fa, era in piena attività, è l’Antica Ravenna Residence, che invece, pare, a causa di costi di gestione troppo elevati, non riaprirà prima del marzo 2019.