Ravenna, Modanesi (Società Gestione Campeggi): "Si chiude in perdita, ma qualche nuovo cliente c'è stato"
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Federica Ferruzzi - L’estate della Società Gestione Campeggi, che oltre alle strutture di Punta e Marina di Ravenna gestisce anche le due che si trovano a Marina Romea e Milano Marittima, non è iniziata bene. Partita il 29 maggio, la stagione ha visto giugno e luglio andare peggio dello scorso anno, anche se agosto è stato in controtendenza. «Nell’ultimo mese - spiega il direttore Daniele Modanesi - le presenze sono state migliori di quelle dello scorso anno, e il trend sembra proseguire anche nella prima settimana di settembre. Anche se questo non porterà ad un recupero di quanto è andato perduto, almeno farà sì che si chiuda con un “meno” non troppo consistente». Analizzando i mesi appena trascorsi, Modanesi ammette: «abbiamo aperto a fine maggio, non potevamo andare bene, era già positivo che ci fosse un po’ di movimento. Putroppo, a causa del Covid-19 abbiamo perso tutti i gruppi con cui lavoravamo corposamente». Unica nota positiva, dalla seconda settimana di agosto le presenze sono cresciute. «Abbiamo deciso di accettare il bonus vacanza: il meccanismo del credito d'imposta deve far sì che la società abbia le spalle coperte, ci sta che quelle più piccole non l’abbiano preso, in quanto l’esigenza del settore è quella di avere soldi liquidi. Noi, essendo un pochino più grandicelli di altri, abbiamo deciso di accettarlo ed è stata un’ulteriore spinta. Questo, sommato al fatto che offriamo una vacanza all’aria aperta, ha fatto in modo che quest’anno venissero nuovi clienti». In pratica i timori per la propria salute hanno fatto in modo che tanti abbiano optato per il campeggio, scoprendo che questa modalità non contempla solo il piantare una tenda. «Il nostro settore viene ancora ridotto alla tenda o alla roulotte, mentre oggi possiamo contare su bungalow e case mobili. Rispetto all’albergo abbiamo il vantaggio di essere all’aria aperta, non ci sono spazi chiusi da dover condividere con altri. E’ come se ci si trovasse in un appartamento, ma si è all’interno di un villaggio con tanti servizi e questa è stata la carta vincente che ha convinto molti. Ovviamente - prosegue - i costi sono aumentati per il discorso della sanificazione, e anche le classiche attività come l’animazione e la piscina sono state ridimensionate, ma i clienti hanno capito. Sono aumentati i camper e anche la vacanza in bungalow è andata e sta andando bene». In questo caso, la bassa affluenza da parte di visitatori dall'estero ha inaspettatamente aiutato a non peggiorare una situazione già critica. «Noi avevamo sempre avuto una bassa presenza di stranieri e per quest’anno è stata una fortuna, anche se qualche tedesco c’è. Ora staremo aperti fino a fine settembre e cercheremo di limitare il più possibile le perdite. Rimanendo aperti quest’anno abbiamo lavorato per il futuro, in quanto abbiamo incrociato diversi nuovi possibili clienti». E come spesso accade, a fine stagione le strutture di Milano Marittima registrano performance migliori. «E’ così da sempre - conclude il direttore -: in questo periodo i turisti sono maggiormente attratti da Cervia, Cesenatico e Milano Marittima. Lì è stata mantenuta qualche manifestazione, mentre a Ravenna si è scelto di non fare nulla. Al di là della situazione sanitaria di quest’anno, da cui non si può prescindere, per i prossimi anni servirebbero eventi a maggio e settembre per contribuire alla destagionalizzazione».