Ravenna, la Notte Oro il 17 ottobre dice addio al concerto in piazza del Popolo
Federica Ferruzzi - La stagione estiva volge al termine e abbiamo chiesto all’assessore al Turismo Giacomo Costantini di tracciare un bilancio per la città d’arte che, nei prossimi mesi, sarà comunque protagonista di iniziative nonostante il Covid-19.
Costantini, qual è il bilancio?
«Se pensiamo a dove eravamo solo pochi mesi fa e al grande lavoro portato avanti con gli imprenditori e le associazioni di categoria, posso dire che abbiamo dato una risposta che ha portato a salvare il salvabile almeno per quanto riguarda la stagione balneare. Le città d’arte, invece, hanno indubbiamente sofferto di più: i tanti mesi chiusi in casa e l’offerta depotenziata hanno fatto sì che molti scegliessero ambienti all’aperto per le proprie vacanze. Ravenna è andata meglio di altre realtà perche ha saputo rimodulare l’offerta: cinque sere su sette la città è rimasta aperta la sera con un proposta ricca di iniziative e di visite guidate. Grazie a collaborazioni con artigiani e commercianti del centro, lunedì e venerdì le attività hanno scelto di rimanere aperte. La gratuità dell’occupazione di suolo pubblico ha offerto la possibilità di mangiare in piazze e vicoli suggestivi, l’offerta è stata esaustiva e completa».
I numeri di luglio cosa dicono, rispetto alle presenze?
«Quello che abbiamo visto anche ad agosto, ovvero una ripresa dell’alberghiero più forte per i lidi e più timida per la città. Speriamo però che questo segnale positivo possa essere confermato dai mesi autunnali, che per Ravenna sono importanti, non certo alla pari della primavera, ma possono comunque aiutare le attività della citta d’arte che hanno sofferto e che nei prossimi mesi dovranno fare i conti con le chiusure di bilancio. Campeggi e resort erano partiti meglio, ma poi abbiamo visto che c’è stato un recupero dell’alberghiero e dei b&b che, inizialmente, avevano sofferto di più».
E ad agosto, quali sono le percezioni?
«Agosto, anche grazie alla campagna di Vist Romagna che ha raggiunto televisioni, giornali, affissioni e web ha dimostrato la grande capacità organizzativa di cui la Romagna è capace. Si sono mossi anche alcuni stranieri e quando andremo ad analizzare i dati qualche sorpresa positiva su Germania, Austria e Svizzera la troveremo, anche perchè rispetto ai “concorrenti” del Mediterraneo abbiamo lavorato meglio in tema di emergenza sanitaria».
Parlando di sorprese, settembre potrà riservarne qualcuna?
«L’autunno di Ravenna partirà con le celebrazioni dantesche che saranno una grande occasione di visibilità. Da poco abbiamo presentato una nuova opportunità, ovvero il Silent play per Dante, una visita guidata che grazie alla tecnologia e ad una sapiente sceneggiatura accompagna alla scoperta della Ravenna del Trecento. Il percorso guidato avrà inizio dal 16 settembre (prenotazione obbligatoria su www.ravennaexperience.it), con partenza dallo Iat di piazza San Francesco, e contribuirà ad arricchire l’esperienza di visita della città. Sempre in tema di celebrazioni dantesche non dimentichiamo poi che il 17 ottobre si terrà la notte Oro, che vedrà rimodulata la proposta. Non ci sarà il tradizionale concerto in piazza, ma sarà l’occasione per vedere in un’unica notte l’apertura di diversi siti e godere di visite guidate e di piccoli eventi diffusi nel rispetto del protocollo anti Covid-19. L’omaggio a Dante proseguirà con Christmas Soul, rassegna che tornerà con formule anti Coronavirus».