Ravenna, i commercianti del centro verso la costituzione di un consorzio
Una settimana di «passione» quella che il commercio si lascia alle spalle e che ha visto, da un lato, le associazioni di categoria puntare il dito contro il Comune (vedi box) per la nuova apertura di un centro commerciale a Fornace Zarattini, dall’altro la stretta di un accordo per un importo pari a centomila euro finanziati con legge regionale per valorizzare il centro storico. A fornire i dettagli dell’intesa è il presidente comunale di Confesercenti, Mauro Tagiuri.
Tagiuri, quali sono i contenuti principali dell’accordo?
«L’accordo intende promuovere il centro attraverso la realizzazione di eventi, intervenendo sul tema dell’arredo con iniziative tese a migliorare la visibilità e l’attrattività del centro. L’intenzione, da parte di noi commercianti, è quella di costituire un’associazione, molto probabilmente un consorzio, che in qualche modo promozioni il centro nella sua interezza soprattutto nei momenti di minore afflusso, ovvero nei cosiddetti mesi morti. E’ un’idea a cui lavoriamo già da qualche tempo, con l’obiettivo di comunicare le qualità e la forza del nostro centro, in cui ancora crediamo. Ci auguriamo, con il supporto dell’Amministrazione, di costituirlo entro fine anno».
L’accordo arriva in un momento particolare per il commercio, legato alle polemiche della costruzione di un nuovo centro a Fornace Zarattini...
«Il tema è connesso: se tu credi nel centro non puoi continuamente pensare di creare centri di attrazione al di fuori dello stesso: chiaramente, queste grandi superfici rappresentano un forte elemento di concorrenza e anche di attrazione che allontana potenziali clienti».
Questo avviene in un momento storico che appare già abbastanza provato, viste le tante saracinesche abbassate...
«Sì, direi che questo è un problema che riguarda tutti i centri storici d’Italia, anche se chi viene da fuori considera il nostro come centro tutto sommato pulito, vitale e attrattivo. Certamente, rispetto ad anni passati, è un centro che ha maggiori problemi, con negozi e vetrine chiuse: mentre nel week end pullula di turisti, nel resto della settimana assistiamo a giornate con poche persone. Torno a ripetere che è un problema generale dei centri, che oltre ad attrarre turisti devono però avere una vita propria. Abbiamo insistito e insistiamo ancora sul fatto che un centro debba avere una sua funzione abitativa e dei servizi oltre a quella di attrarre turisti». (Federica Ferruzzi)