Ravenna, Femminicidio Ballestri, depositato il ricorso in Cassazione
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Il 2020 si apre con un nuovo capitolo della vicenda riguardante il femminicidio di Giulia Ballestri, la ravennate uccisa dal marito Matteo Cagnoni come stabilito dalla Corte di Appello di Bologna che lo scorso 26 settembre ne ha confermato l’ergastolo. Nei giorni scorsi, infatti, l’avvocato dell’uomo, il legale Gabriele Bordoni, ha depositato il ricorso in Cassazione chiedendo la nullità del processo di appello per essere stato celebrato in assenza dell’imputato, a causa di motivi di salute, e per la mancata deposizione di una perizia psichiatrica. In poco più di 50 pagine Bordoni ha ribadito che l’impedimento a comparire fu documentato in ragione di un «crescente e grave stato di decadimento psicofisico» attribuibile sia ai tempi del processo che alla perdita della potestà genitoriale, mentre per quanto riguarda la mancata concessione della perizia il legale torna a sottolineare la necessità di un accertamento psichiatrico. «Quell’agito farraginoso e davvero irragionevole non poteva non essere valutato in chiave psichiatrica», scrive infatti il legale riferendosi alla «grottesca attività di ripulitura» e alla rocambolesca fuga del dermatologo dalla villa dei genitori a Firenze. Ora si attende di conoscere la data dell’udienza in Cassazione che, qualora confermasse la condanna dell’uomo, metterebbe la parola fine ad una delle vicende che più hanno scosso la città di Ravenna negli ultimi quattro anni.