Ravenna, Donati ( Assoturismo): "Mi aspetto grandi cose dal programma dedicato a Dante"
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Albergatore di lungo corso e presidente regionale Assoturismo, Filippo Donati interviene sul tema delle celebrazioni e precisa: «Ritengo sia stato sbagliato il timing: la tomba andava restaurata nel 2019, in modo tale che il 2020 sarebbe stato l’anno di lancio dell’evento con il sepolcro visitabile e la creazione di una zona esperenziale. Il 2021 sarebbe poi stato l’anno clou, a cui sarebbero seguiti due anni di turismo inerziale. Ora è difficile parlare prima della presentazione del programma che avverrà a fine luglio, ma adesso mi aspetto grandi cose: per rimettere in equilibrio la situazione tra una città che conserva le spoglie mortali del Sommo e una che invece no, ne servono di iniziative». Secondo Donati si dovrebbero iniziare a compiere «scelte innovative, invece non ne vedo e sono molto preoccupato. A Forlì è stata presentata questa grande mostra, mentre qui non c’è ancora niente: dire che in fondo Dante è di tutti, e che Forli è da considerarsi Area vasta, come si fa con la sanità e con Hera, non può essere una giustificazione. Adesso cosa faremo - chiede sarcastico -, apporremo sulla tomba un cartello con la scritta “mostra a km 35?”. Mi dicono che in fondo la Romagna è grande come l’area metropolitana di Parigi, ma quell’area è sicuramente meglio collegata, mentre tra Ravenna e Forlì o possiedi una macchina oppure il pullman impiega oltre un’ora per percorrere 35 km. Ora, questa è andata, ma vogliamo almeno stringere un accordo con Verona? O aspettiamo che lo facciano Firenze o Forlì? Francesca da Rimini è morta a Rimini ma è nata a Ravenna, cosa aspettiamo a sfruttare il filone del V canto? Ho diverse domande sia come operatore turistico che come cieco sostenirore della città: mi sembra di vedere passi incerti e difetti comunicativi. Il merchandising, ad esempio, ancora non è stato fatto. Il Dante disegnato da Kobra sul muro di via Pasolini sarebbe dovuto diventare anni fa una maglietta, ma ancora nessuno lo ha fatto. Occorre vendere emozioni, diversamente ci portiamo a casa le briciole. Dante è qui, non vorrei ci fossimo distratti un po’ troppo». (fe.fe.)