Ravenna: dallo sport alla cultura, le richieste ai candidati a sindaco

Ravenna | 24 Settembre 2021 Politica
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GABRIELE TAGLIATI presidente Uisp Ravenna-Lugo 

«Lo sport di base è un investimento sul futuro»

«Rappresento un’associazione che promuove lo sport di base e mi auguro che ogni amministrazione comunale abbia come riferimento il valore sociale, educativo e sanitario di uno sport non certo finalizzato alla ricerca dei campioni, ma alla pratica quotidiana da parte del più ampio numero di persone. Certo, i campioni e i trofei più prestigiosi sono un importante traino per tutte le discipline sportive. Tuttavia, soprattutto dopo mesi di pandemia che hanno allontanato molte persone dalla pratica sportiva, le piccole associazioni dilettantistiche vanno sostenute. Dall’impiantistica ai finanziamenti per le singole iniziative, le asd hanno bisogno di un occhio di riguardo e progetti di ampio respiro per continuare a coprire un fondamentale ruolo sociale all’interno della comunità. Le famiglie che devono fare tornare i conti a fine mese sono tenute a tagliare il superfluo e spesso partono proprio dall’attività sportiva: forse perché, in questo caso, è più difficile avere un riscontro immediato e tangibile. Ma, a pensarci meglio, è un importante investimento per il futuro».


ALESSANDRO ARGNANI co-direttore Ravenna Teatro

«Attenzione alle realtà più piccole e fragili»

«Per quanto riguarda noi e il rapporto con lo spettacolo dal vivo - spiega Alessandro Argnani, co-direttore di Ravenna Teatro - così come auspichiamo per tutti gli attori culturali della città, vorremmo essere in qualche modo sempre più in relazione, cercando di collaborare in maniera sempre più stretta con chi sarà chiamato ad amministrare Ravenna. Se c’è necessità auspichiamo inoltre una ridistribuzione delle economie che permetta anche ai più piccoli di barcamenarsi. Siamo in piena pandemia ed il peggio deve ancora arrivare, di conseguenza spero che anche i più piccoli, ed i più giovani, potranno avere le spalle coperte per progettare maggiormente e meglio. Attualmente al teatro Rasi sono in corso inteventi che lo renderanno un luogo di dimensione europea: il fatto che questa Amministrazione abbia messo mano ad un edificio che ospita la cultura è il segno che la città crede in questi spazi ed in questi luoghi. Questa ristrutturazione permetterà al teatro di essere ancora “attraversato”, un intervento che difenderà, da un lato, gli artisti, e dall’altra la visione degli spettatori. Garantirà una visione sempre più intima ed in rapporto più stretto con l’artista».


ALFONSO ZACCARIA presidente Ail

«Aprire la strada al trapianto di staminali da donatore»

«Oltre che per estendere e potenziare il servizio di assistenza domiciliare medica e psicologica per le persone affette da tumori e malattie del sangue a tutto il territorio provinciale, la nostra associazione lavora per portare a Ravenna la possibilità di effettuare il trapianto di cellule staminali da donatore ai pazienti malati di leucemia. Il trapianto ‘autologo’ (cellule e tessuti vengono dallo stesso paziente, ndr) è praticato da anni ed è oramai una pratica di routine. Manca, invece, la possibilità di eseguire il trapianto ‘allogenico’ (cellule e tessuti da altra persona, ndr). Si tratta di un percorso partito dieci anni fa, ma purtroppo non ancora concluso. A Ravenna vi sono tutte le strutture e le competenze necessarie a portare a termine anche questo tipo di intervento, che andrebbe a completare lo spettro delle terapie per il trattamento delle leucemie. Tuttavia, mancano le ultime autorizzazioni. Questa sarebbe una novità assoluta per la Romagna e una possibilità importante a favore di tutta la comunità ravennate che potrebbe evitare, ai pazienti e ai loro cari, impegnative trasferte in Emilia o addirittura verso altre regioni».


FRANCESCO FUCKSIA presidente «Bosco Baronio»

«Un occhio di riguardo per la ripartenza dei centri sociali»

«Al nuovo sindaco di Ravenna chiediamo più attenzione verso i centri sociali. Queste realtà svolgono un ruolo fondamentale per la nostra comunità, ma l’emergenza sanitaria ha creato molti ostacoli e troviamo molte difficoltà nel rimettere in moto le nostre attività. In questi mesi di inattività forzata abbiamo perso per strada molti volontari ed è sempre più complicato soddisfare le richieste di tutti i frequentatori. Ed ho il timore che le difficoltà siano destinate a crescere: manca il ricambio nella gestione dei centri. Basti pensare che io ricopro la carica di presidente al ‘Bosco Baronio’ da ben 12 anni. Il Comune si è speso molto per affidarci una struttura bella e funzionale. Ma occorre dare continuità a questo impegno per non perdere queste importanti punti di aggregazione e socialità».


MIRELLA ROSSI presidente Auser

«Più valore a forese e periferie»

«Quello che chiediamo è dare maggiore valore al forese ed alle periferie: la mobilità è il problema principale del nostro comune, che è uno tra i più vasti d’Italia. I servizi, non possono solo essere sociali, ma devono essere realizzati in collaborazione con il terzo settore. Il volontariato dev’essere ascoltato di più nell’ambito della programmazione, perchè siamo una sorta di osservatorio dei bisogni reali delle persone. Tutti i giorni entriamo a casa di chi è più fragile e, anche se parzialmente, conosciamo i problemi esistenti. Riscontriamo, inoltre, molta solitudine, un altro grande tema che va affrontato complessivamente, non solo dai Servizi Sociali, ma dai vari componenti del welfare. Un’altra questione, infine, è la domiciliarità: in proposito serve un progetto strategico, siamo una città di anziani, i servizi e le politiche devono andare forzatamente anche in quella direzione».


IVANO ARTIOLI presidente Anpi

«Portare avanti un dialogo costruttivo con la città»

 «Quello che intendo chiedere alla futura Amministrazione, a nome degli antifascisti appartenenti ai partiti diversi che compongono l’associazione nazionale di partigiani, l’ho già indicato nell’editoriale del periodico “Resistenza Libertà”. Chi si troverà a governare la città dovrà avere ben presente che Ravenna è Medaglia d’oro alla Resistenza e che è la città di Arrigo Boldrini, una realtà dalle forti tradizioni democratiche. Riteniamo che un’ Amministrazione debba esprimere una cultura ed un’attività aggregativa antifascista nel solco di quanto fatto finora. Il mio pensiero va allo scorso 25 agosto, allo spettacolo portato in scena in occasione dell’anniversario dell’eccidio del ponte degli allocchi dal titolo “Per non perdere il conto”. E’ stato veramente un capolavoro, bravi gli attori, il soggetto, la sceneggiatura ed il regista Eugenio Sideri, grandissima la partecipazione pur nel periodo di pandemia. Anche per questo vogliamo che si continui a portare avanti un dialogo costruttivo con la città. L’Anpi dialoga con gli assessori alla Cultura, con il sindaco, con le istituzioni, pur sapendo che i tempi mutano: anche noi dobbiamo essere dinamici, il dinamismo dell’Anpi dev’essere legato a quello della città».


EUGENIO SIDERI regista, autore e drammaturgo

«Un grande progetto per valorizzare il mosaico»

«La nuova amministrazione comunale dovrà lavorare allo snellimento della burocrazia riguardante le concessioni per spettacoli e iniziative culturali, unificando sotto un singolo assessorato la gestione degli spazi e sale comunali, e proporre concerti, performance, spettacoli, eventi che valorizzino la nuova connotazione della città legata al nuovo ‘Regolamento per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche o private di uso pubblico….’, grazie ad autorizzazioni più snelle e meno restrittive. Occorre formalizzare un progetto organico che porti in tutte le scuole lo studio della Resistenza, della Memoria e dell’antifascismo, come da normativa vigente sull’Educazione civica. Non deve mancare l’impegno per la costruzione o un più razionale utilizzo di spazi multifunzionali, anche attraverso l’intervento di necessarie dotazioni per consentire il migliore utilizzo. Infine, bisogna studiare un progetto che sappia valorizzare l’insieme di competenze ed eccellenze che sul mosaico si sono espresse e possono essere valorizzate: il mosaico antico, la sua riproduzione, il mosaico contemporaneo e quello ‘industriale’ di alta qualità».

testi raccolti da Federica Ferruzzi e Samuele Staffa

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