Ravenna, Crociere, la voce delle associazioni di categoria: "Calo dal 2013, speriamo si torni a crescere"

Ravenna | 31 Marzo 2018 Cronaca
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Dal 2013 il lento ma inesorabile calo delle crociere ha scalfito l’ottimismo di molti commercianti che, per praticare l’orario continuato e per tenere aperto il negozio nei giorni festivi, devono fare non pochi sacrifici. «Auspichiamo che si ritorni ai numeri di cinque anni fa - sottolinea Mauro Mambelli, presidente di Confcommercio Ravenna -, ma il momento non è certo felice. Le crociere rappresentano una tessera importante del turismo locale e gli ultimi avvenimenti hanno determinato opportunità importanti. Penso, ad esempio, allo sviluppo della ‘destinazione Romagna’, ma anche al progetto che riguarda l’approfondimento dei fondali, per il quale abbiamo ricevuto diverse rassicurazioni da parte di Autorità Portuale. Ci auguriamo quindi che questo possa determinare un incremento di presenze, ma al momento siamo in stallo. Purtroppo il turismo dipende da molte variabili, tra cui rientrano sicuramente gli accadimenti politici sullo scacchiere internazionale. Quello che possiamo fare è continuare a curare l’accoglienza presentando un bel ‘biglietto da visita’». Una vetrina utile per invogliare i turisti a tornare con più calma. «Quando un crocierista risale a bordo è chiamato a compilare una scheda di gradimento e, quanto più è positiva la recensione, tanto più numerose saranno le occasioni di essere scelti da nuove compagnie. Da parte dei commercianti c’è disponibilità ad una maggiore apertura, è chiaro che se ci sono numeri importanti i negozianti sono più motivati ad aprire». Valutazioni simili sono state avanzate anche da Giancarlo Gattelli di Confartigianato, che sottolinea: «Spesso si tendono a considerare i crocieristi solo per il breve tempo che trascorrono in città, mentre si sottovaluta il fatto che il soggiorno rappresenti uno stimolo per tornare, di conseguenza la ‘vetrina’ diventa fondamentale. Si sa che le società armatrici scelgono le destinazioni di due anni in due anni e che noi, oggi, abbiamo un gap non indifferente da scontare, ma dobbiamo investire per fare in modo che i numeri tornino a crescere». «Per quanto ci riguarda si tratta di un fenomeno sicuramente positivo - conferma Riccardo Santoni, responsabile del settore turismo di Confesercenti -. Nonostante il passaggio su Ravenna, ad oggi, sia solo un’escursione, è indubbiamente un modo per farsi conoscere da un turista che, diversamente, non avrebbe occasione di venire in città e la sfida diventa quella di invogliarlo a tornare. Al di là dei numeri ridotti, i crocieristi rappresentano un’opportunità sia per i pubblici esercizi sia per i negozi, tant’è che molti operatori hanno adattato gli orari di apertura. Ben venga anche la notizia che dal 2019 si tornerà a fare ‘home port’, attività che di sicuro potrà aiutare il settore del ricettivo». Notizia, questa, salutata con favore anche da Mario Petrosino di Cna, che sottolinea il lavoro di sensibilizzazione portato avanti negli anni dalle associazioni di categoria: «Peccato - aggiunge - che a fronte di un’attenzione massima da parte dei negozianti, i passeggeri, nel tempo, siano diminuiti. Detto questo, gli esercenti del centro sono consapevoli che questo tipo di turismo sia da tenere monitorato e, dopo le polemiche sulle chiusure dei primi anni, oggi la città è finalmente pronta». Dal momento che chi ha una buona impressione tende a tornare, oltre all’impatto del turista con la città, Petrosino pensa anche a quello con lo scalo ravennate e aggiunge: «Pare si stiano sbloccando i lavori del retro terminal e che l’Autorità Portuale stia lavorando ad un progetto di sistemazione dell’area, aspetto importante sia per i crocieristi in arrivo, sia per gli abitanti della località». (fe.fe.)
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