Ravenna, Crisi librerie, Bergonzoni: "Ho sfruttato l'on-line ma ci ho messo il cuore"
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Federica Ferruzzi - Se, in molti casi, l’on-line ha penalizzato le librerie, per il negozio Scattisparsi è invece stato un’importante vetrina di promozione. Chi ha visitato la pagina Facebook della libreria di via Sant’Agata che vende testi di seconda mano e rari o fuori catalogo (ma anche foto d’epoca originali) non ha potuto fare a meno di apprezzare la capacità del proprietario, Fabrizio Bergonzoni, di creare suggestioni nella promozione di titoli diversi, ben fotografati all’interno di un locale retrò dove i libri si presentano in un disordine che pare studiato. Brevi descrizioni che hanno la capacità di appassionare a volumi che probabilmente, collocati sugli scaffali di un grande distributore, rimarrebbero anonimi. «E’ un lavoro che faccio da più di 35 anni, ma prima di un anno e mezzo fa non avevo una libreria fisica. Ho lavorato nei mercati di antiquariato di mezza Italia, a Bologna, Modena, Ferrara, Milano, Roma, ma le soddisfazioni andavano calando e sei anni fa ho scelto di dedicarmi solo all’on line. Poi è arrivata la decisione, insieme a mia moglie, di aprire la libreria che un mese fa è stata ampliata. Per mia fortuna si tratta di una scelta in controtendenza rispetto a quello che sta avvenendo a livello nazionale. Ho diminuito la vendita in Rete e ho puntato sul pubblico, esperimento coraggioso che però ha dato soddisfazioni. Riesco a mantenere una certa visibilità e ad incuriosire la gente sfruttando i social, questo porta a farmi conoscere anche al di fuori di Ravenna e c’è chi parte apposta da lontano per venire qui». Anche secondo Bergonzoni, Amazon non è l’unico problema, come dimostra l’andamento positivo della sua attività: «il fatto è che molte librerie sono senz’anima. Il lavoro di descrizione che faccio sui social richiede tempo, è vero, ma alla fine un ritorno c’è eccome. Nel mio negozio non ci sarà l’ordine della grande distribuzione, ma di sicuro si trova qualcuno che consiglia e parla spinto da passione. Il mondo va avanti, non possiamo vietare le vendite on line, ma solo trovare il modo di sfruttare la Rete a nostro vantaggio mettendoci l’anima. Se tu vieni qui e il libro lo trovi grazie ad una chiacchierata e ad un consiglio, probabilmente la prossima volta eviterai di rivolgerti ad Amazon e magari ritorni. Per me la faccenda è tutta qui».