Ravenna, Crisi libreria, Reali (Sil):"In provincia meglio le indipendenti del franchising"
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Federica Ferruzzi - La richiesta di una legge per regolamentare il settore è partita dal Sil, sindacato librai di Confesercenti, un gruppo di lavoro nazionale a cui partecipa anche Sara Reali, responsabile provinciale che punta il dito sul problema degli sconti eccessivi. In pratica la nuova legge (che attende di essere discussa al Senato), qualora dovesse passare, sposterà la responsabilità del prezzo dal libraio all’editore e questo farà la differenza perchè «oggi le grandi catene sono di proprietà di editori che hanno interesse a tenere i prezzi alti per poi praticare lo sconto del 15% nelle loro librerie. In tutta Europa, in particolare nel sistema francese ed in quello tedesco a cui ci siamo ispirati per mettere nero su bianco le nostre proposte, non ci sono scontistiche così alte come in quello italiano dove, nonostante venga praticato lo sconto più alto di tutt’Europa, non ci sono lettori. In pratica la nostra proposta prevede uno sconto massimo del 5% e non più del 15%, com’è ora, e questo comporterà una diminuzione del prezzo di copertina». Nella legge, a cui dovranno sottostare anche i siti di e commerce che vendono libri, è prevista anche una carta per la cultura finalizzata al contrasto della povertà educativa, una sorta di bonus per l’acquisto di libri rivolto a chi non sei li può permettere. «Per fortuna - aggiunge Reali - la crisi che c’è ora sembra non toccare la provincia, dove soprattutto le librerie indipendenti continuano a resistere, mentre va meno bene per quelle in franchising, costrette a chiudere in numero maggiore. Per ora il nostro territorio ancora resiste, le librerie sono un importante punto di riferimento ed una vetrina illuminata aiuta ad evitare situazioni spiacevoli. Speriamo che non vengano fatti altri emendamenti e che la legge passi al Senato, diversamente dovremo riniziare il lavoro daccapo».