Ravenna, Crisi del libro, l'editore Montanari: "Uno dei problemi è la gestione dei depositi"
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«La situazione è cambiata da anni, non certo da oggi. Lavoro sempre meno con le librerie, soprattutto italiane, perchè diventa complicata la gestione dei depositi: loro non comprano libri, ma li tengono in conto vendita. E il guadagno arriva solo con un grande volume di affari. Non è colpa loro, è il sistema che è così. All’estero, invece, li acquistano». A parlare è Danilo Montanari, storico editore ravennate che iniziò a lavorare nel settore negli anni Ottanta, in questi giorni a Bologna per Artefiera. «Oggi il sistema può solo peggiorare, fatto ad uso e consumo della grande distribuzione che non offre nessun tipo di vantaggio. E se non devi avere nessun tipo di servizio, tanto vale andare su Amazon - osserva Montanari -. Quando iniziai era tutto diverso: allora lavoravo con una sessantina di librerie in tutt’Italia che servivo direttamente. Erano mirate, in quanto si occupavano del mio settore, e per me era ottimo. Ma quella situazione è durata fino a metà anni Novanta, poi la grande distribuzione ha preso il sopravvento e le piccole librerie sono scomparse, fatta eccezione per qualcuna: tra queste rientra la Riminese di Rimini, gestita da moglie, marito e da una commessa che, con la loro passione, dimostrano che ce la si può ancora fare». (fe.fe.)