Ravenna, Andrea Fabbri nuovo presidente del comitato cittadino di Lido di Classe: "Ecco le priorità"
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Federica Ferruzzi - Andrea Fabbri, musicista meglio noto come Andy Maggio, è il nuovo presidente del comitato cittadino di Lido di Classe. Dopo aver trascorso alcuni anni a Melbourne, in Australia, ha deciso di fare rientro in Italia e, a breve, prenderà la residenza proprio nella località in cui è stato eletto e che frequenta da quando è nato. L’obiettivo, come ha ribadito più volte nel corso dell’intervista, sarà quello di impegnarsi il più possibile per promuovere e valorizzare il patrimonio naturalistico di cui Lido di Classe è ricca e di farlo attraverso la creazione di un «comitato due punto zero», all’insegna di un cambio generazionale che marcia spedito verso il mondo dei social media.
Fabbri, partiamo dal ricambio all’interno del comitato e dal progetto che ha in mente: di cosa si tratta?
«Il comitato cittadino, nel cambio generazionale che lo ha segnato, si riscopre e si reinterpreta. Il presidente (Amerigo Soprani, nda) è venuto a mancare da poco: è stato straordinario e per più di trent’anni ha rappresentato gli sforzi del comitato. Siamo reduci da un grande insegnamento e da una positiva esperienza, ma nel 2018 è giusto traghettare il comitato, un’associazione libera di persone che vogliono operare per il bene della località, nel nuovo millennio, che è il millennio dei media e dei social media, e di conseguenza valorizzare il lido e il suo turismo con strumenti di comunicazione più moderni».
Si sa che il comitato ha un potere di intervento limitato, ma quali sono i temi principali su cui lavorare?
«La sicurezza è indubbiamente uno dei primi temi che intendiamo affrontare per fare sentire le famiglie il più serene possibile anche in spiaggia libera. Oltre a questo, però, quello che vogliamo davvero fare è esaltare il bello di lido di Classe creando un nuovo hashtag, #ilbellodilidodiclasse, accendendo i riflettori su tutto quello che è unico, dalla pineta al Festival Naturae, che anche quest’anno riproporremo. I problemi sono ovunque, in qualsiasi realtà, di conseguenza ci concentreremo sulla valorizzazione di quanto c’è di buono».
Tra i tanti contributi pare non potrete contare su quello del Camping Bisanzio: pensa sarà una perdita importante?
«Purtroppo si, la mancanza di una struttura come questa avrà un impatto negativo. L’anno scorso non ci saremmo aspettati un simile epilogo e ora c’è un processo burocratico da superare per ridare in gestione il campeggio. Ritengo, però, che anche in questo caso servano cambiamenti e occorra ricollocare la struttura in modo più ponderato, senza fretta, magari con l’aiuto di professionisti del settore».
Lei ha trascorso molti anni all’estero: ci sono potenzialità che vengono trascurate?
“Mi sono reso conto della bellezza del paese solo stando lontano: quello che ho imparato è vedere l’Italia, e la Romagna, come un posto unico e straordinario, che va esaltato e rivalutato con la mentalità lucida dei sociali media e del marketing. Un patrimonio che può rappresentare un indotto interessante anche per i turisti internazionali molto di più di come è stato fatto finora. A mio avviso va solo trovata una linea che conduca all’esaltazione di queste unicità. Sono tra i primi sostenitori della spiaggia libera di Lido di Classe, che ha pochissimo da invidiare a quelle australiane».
Avete già ricevuto richieste da parte degli imprenditori locali?
«Sì, ci sono state segnalate già molte tematiche: nei giorni scorsi ho fatto un giro e sono stato ricoperto da richieste e proposte interessanti, cercherò di raccoglierle e di utilizzarle in modo costruttivo».