Ravenna, al via un progetto turistico legato a Dante, l'imprenditore Casalegno: "Studieremo pacchetti ad hoc"

Il viaggio che Dante ha compiuto nel 1302, quell’esilio che lo portò da Firenze a Ravenna, diventa oggi lo spunto per un progetto turistico interregionale tra la Toscana e l’Emilia-Romagna. «Le vie di Dante», questo il nome dell’iniziativa, nasce dall’incontro tra l’assessore al Turismo del Comune ravennate Giacomo Costantini e il collega dell’Amministrazione fiorentina con cui è stato avviato un percorso in sette tappe all’insegna della cultura e dell’ambiente. L’obiettivo è quello di preservare e valorizzare il patrimonio artistico e naturalistico, la memoria delle comunità e il territorio.
I PERCORSI
«Il progetto - prosegue Costantini - prevede una proposta di viaggio a misura d’uomo, fatta da ritmi lenti, spostamenti in treno o in bici lungo l’antica via Faentina o, ancora, a piedi attraverso uno dei tanti percorsi di trekking tra i territori provinciali ravennati e fiorentini.
I COMUNI COINVOLTI
Sette i comuni toccati dal percorso, con le loro testimonianze del passato, la loro identità e tradizione e il legame con Dante: Firenze, Scarperia e San Piero, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella, Faenza e Ravenna. Un’esperienza di viaggio che si snoda tra antichi palazzi, pievi romaniche, piccoli borghi, musei e biblioteche, botteghe artigiane e una natura incontaminata.
NUOVE OPPORTUNITA’
Il progetto è stato presentato in municipio nel corso di un incontro promosso dall’assessorato al Turismo e da Apt Emilia-Romagna per approfondirne gli aspetti. «L’iniziativa - afferma l’assessore - vede quali città capofila Ravenna e Firenze ed è riconosciuta in un più ampio protocollo di intenti tra le due Regioni. Nell’ambito del turismo identitario e sostenibile, si dimostra in grado di offrire grandi opportunità che possono essere colte soprattutto se ci sarà migliore e più attenta collaborazione da parte dei privati». A partire dalla Bit di Milano dello scorso aprile, tra le prime azioni del neonato progetto è stata pubblicata una cartina con immagini che descrivono, dopo una breve introduzione, per ognuna delle sette tappe, i luoghi da non perdere, con indicazione dei siti internet e i recapiti dei relativi uffici turistici per eventuali approfondimenti. A corredo del progetto saranno infine realizzati press tour per la stampa italiana ed estera ed educational per tour operator.
LA VOCE DEGLI IMPRENDITORI
Tra i tanti imprenditori presenti all’incontro, il ravennate Gianluigi Casalegno ha riassunto l’apprezzamento della categoria spiegando che si tratta per tutti di «una straordinaria opportunità. Finalmente, dopo tanti anni, si apre una collaborazione proficua e concreta tra la Toscana e la Romagna. Entrambe hanno un’infinità di opportunità, dall’enogastronomia alla cultura, di cui i nostri ospiti possono beneficiare». Dimostrandosi profondo conoscitore del territorio, Casalegno prosegue citando gli «appennini meravigliosi, le cascate dell’Acquacheta, le foreste casentinesi: come Romagna abbiamo 14 cammini che verranno pubblicizzati e messi sui social a disposizione di privati e agenzie turistiche. Come imprenditore sono ottimista e questo progetto mi dà la sicurezza per continuare ad investire nel mio albergo creando un percorso ad hoc nel nome di Dante. L’Italia è la “Grande Bellezza” e deve lavorare sul turismo, che deve essere trattato con serietà e investimenti mirati». Il progetto, secondo Casalegno, servirà anche ad accrescere il flusso di turisti fuori stagione. «Il turismo slow è praticato 12 mesi su 12, si tratta di un turismo attivo anche a novembre e gennaio: chi ama camminare lo fa in qualsiasi stagione, pensi a quante persone potremmo portare a Ravenna anche nei mesi invernali, anche per questo straordinaria opportunità. E’ un turismo di nicchia che a noi piace».