Lunedì si torna in classe, fra Ravenna e Faenza sempre più precari in cattedra

L’anno scolastico inizia in salita. Al suono della prima campanella, infatti, in provincia saranno oltre 700 gli insegnanti precari, un terzo in più rispetto allo scorso anno. Per metterci una pezza, i dirigenti scolastici si sono accordati negli ultimi giorni per fare le convocazioni dalle graduatorie di istituto, assegnando buona parte delle supplenze entro il 14 settembre.
SOSTEGNO «DRAMMATICO»
Ma la situazione è ancora più «drammatica», come la definisce la segretaria provinciale della Flc-Cgil Marcella D’Angelo, per quanto riguarda il sostegno. Circa 150 posti, che corrispondono a un numero ancora più alto di bambini e ragazzi con disabilità (alcuni insegnanti, infatti, non seguono un solo alunno) non sanno ancora chi li accompagnerà di qui a giugno, con il rischio di perdere la continuità educativa: «Questi 150 posti - commenta la sindacalista - sono figli della graduatoria ad esaurimento sguarnita di aspiranti insegnanti. Ogni anno il Ministero stanzia un fondo per gli organici di diritto degli insegnanti di sostegno, poi a luglio stanzia le ore in deroga che vanno a finire, però, nell’organico di fatto. Se non si smette con questa operazione, continueremo ad avere un quadro davvero desolante del sostegno».
REGGENZE E DSGA
Molto meglio rispetto allo scorso anno, invece, è il quadro delle reggenze, ovvero dei dirigenti scolastici costretti a occuparsi di più di un istituto: «Fortunatamente la situazione è stata sanata e ci ritroviamo con una sola reggenza all’Istituto comprensivo Damiano di Ravenna. Ma non riusciamo a cantare vittoria visto come funziona tutto il resto. Mi riferisco anche e in particolare al caso dei Direttori dei servizi generali e amministrativi. Sono otto le scuole sprovviste. Il che significa che per fare partire progetti ma anche, banalmente, per comprare il detersivo o la carta igienica, manca la firma del responsabile. I Dsga sono il motore della scuola per molte delle sue attività». Al momento il problema interessa, a Ravenna, Istituto Damiano, liceo artistico, liceo classico, Istituto comprensivo del mare. Fuori dal comune, invece, sono senza direttore l’Alberghiero di Cervia e gli istituti di Massa Lombarda, Riolo e Cotignola.
«ALCUNE SITUAZIONI CRITICHE»
Il quadro è confermato da Agostina Melucci, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, che se da un lato è sodisfatta di come si è conclusa la vicenda delle reggenze, dall’altro resta preoccupata per il problema dei Direttori dei servizi generali e amministrativi: «Iniziamo l’anno scolastico con alcune situazioni risolte e altre che permangono critiche. Sul sostegno dobbiamo coprire diversi posti, contiamo di arrivarci in tempo. Paghiamo ovviamente le conseguenze di un quadro nazionale sul quale abbiamo ben poco margine di manovra. Anche sul precariato, ogni anno è il Miur che assegna un contingente per le assunzioni in ruolo. Possiamo farci ben poco».