Dal 7 ottobre la V edizione di «Ravenna Mosaico» tra arte e artigianato

Elena Nencini
Ravenna come la Bella addormentata si sta risvegliando grazie alla rassegna biennale di mosaico contemporaneo «RavennaMosaico», che partirà il 7 ottobre, in concomitanza con la Notte Oro, e che, fino alla fine di novembre, presenterà in diversi luoghi della città, un panorama di quello che riguarda il mondo del mosaico, dagli artisti, alle botteghe, ai restauri.
Se in passato le polemiche con l’amministrazione comunale sono state proprio legate alla scarsa promozione di eventi legati al mosaico questa edizione, accoglierà 165 artisti – di cui 18 da paesi stranieri - , con 39 tra mostre ed eventi in 43 luoghi differenti. A testimonianza anche del fatto che prima la partecipazione al Festival era riservata soltanto agli iscritti all’associazione mosaicisti internazionali (Aimc), mentre ora si è allargata a tutti gli artisti e alle realtà di questo variegato e internazionale mondo.
Del resto il sindaco Michele de Pascale e l’assessore alla cultura Elsa Signorino hanno dichiarato: «Abbiamo costruito una Biennale che presentiamo alla città, e non solo, come segno tangibile di quanto ci stia a cuore la valorizzazione del mosaico». Anche l’investimento economico, che si aggira sui 350mila euro, dimostra del resto l’interesse dimostrato.
L’INTERDISCIPLINARIETA’
Se sono cresciuti i numeri degli eventi e dei partecipanti è anche vero che la biennale propone un mondo molto differenziato del mosaico contemporaneo, declinandone tutte le sue sfumature: dalle gallerie d’arte al design, dall’artigianato al restauro all’Accademia di Belle arti fino alle botteghe.
DA MONTEZUMA A SICIS
Tra le novità di questa edizione sicuramente le due mostre intorno a cui ruota tutta la manifestazione: Montezuma, Fontana, Mirko; la scultura in mosaico dalle origini ad oggi al Museo d’arte della città con 140 opere in esposizione, e Destinazione MicroMosaico. Alla scoperta di un universo tanto immenso quanto immensamente piccolo, a Palazzo Rasponi dalle Teste, organizzata da Sicis. Una vera rivoluzione nel mondo del mosaico in quanto fino ad oggi l’azienda ravennate – che lavora in tutto il mondo unendo mosaico e design in opere per alcuni dei più importanti hotel come il Plaza a New York o il Burj al Arab a Dubai, piscine, metrò, e altri arredi di design in tutto il mondo) – non aveva mai intrecciato dei rapporti di collaborazione né con l’amministrazione né con altri soggetti della città. Se la mostra al Mar indagherà il rapporto tra scultura e mosaico, partendo dalle opere dei primitivi mesoamericani fino alle generazioni attuali, a palazzo Rasponi la mostra sarà di taglio multimediale sulla storia di Sicis e sulle opere più interessanti realizzate, sui materiali e sulle tecniche. La sala più preziosa di tutta l’esposizione sarà quella dedicata alle nuove creazioni in micromosaico, veri e propri gioielli da dive.
TANTE SFUMATURE
Tra i tanti eventi che caratterizzano questa edizione, eccone alcuni: alla biblioteca Classense i giovani artisti con la selezione del Premio Gaem, che dà spazio sia alla tradizione classica che alle sperimentazioni di nuovi linguaggi; ai chiostri francescani la vetrina internazionale con 42 opere dei soci Aimc; all’Accademia di belle arti i cartoni dei primi maestri come Zampiga, Azzaroni e Signorini, ma anche la storia dell’istituzione e i suoi laboratori.
Il Museo nazionale invece si rivolge sia ad artisti emergenti come la brava Matylda Tracewska e il francese Clément Miteran, che a quelli affermati come Felice Nittolo.
Non manca una sezione riservata al restauro al museo Tamo con l’esposizione della copia restaurata del mosaico La Madonna in trono dalla basilica di Sant’Apollinare nuovo. Tra le novità la nuova collaborazione che si è aperta con il Museo internazionale delle ceramiche in una liaison tra ceramica e tessere.
IL FUTURO DEL MAR
Per il Mar il sindaco e l’assessore spiegano: «con la Biennale stiamo cominciando a dar corpo al ridisegno della fisionomia del Mar». Tali linee di indirizzo conclude l’assessore Signorino: «sono mettere le collezioni private del museo in collegamento con una molteplicità di iniziative che punteranno a valorizzarle; gli appuntamenti con diversi eventi espositivi e il rafforzamento del mosaico. La mostra “Montezuma” è un grande evento in sé che già dialoga con le collezioni permanenti del museo (i cartoni musivi e le collezioni di mosaici contemporanei nda). Il prossimo anno il museo ospiterà più eventi espositivi importanti che, per quanto possibile, dialogheranno con le collezioni del museo, ma avranno comunque una loro autonomia».
www.ravennamosaico.it