Da Ravenna a Faenza, gli umori del Pd: "L'accordo con i Cinquestelle è difficile ma è l'unica via"

Silvia Arrivare a un accordo con i Cinquestelle per formare una maggioranza di Governo e superare l’impasse politica del Paese. Gli esponenti locali del Partito democratico si dicono sostanzialmente d’accordo, ammettendo la complessità di scendere a patti con una forza politica con la quale negli ultimi anni lo scontro ha fatto da padrone. Ma riconoscendo, al tempo stesso, come l’intesa con i pentastellati, che sulla piattaforma Rousseau hanno votato sì all’idea di far partire un Governo insieme al Pd presieduto da Giuseppe Conte, sia l’unica via percorribile davanti alla crisi.
CORSINI (ASS. E.R. TURISMO)
Andrea Corsini: «Sono stato molto combattuto, perché pensare a un accordo con una forza politica che in questi anni e in questi mesi abbiamo cercato di contrastare è molto complesso. Ma alla fine, pensandoci bene, in me ha prevalso la realpolitik: l’Italia ha bisogno di un Governo e bisogna provarci fino in fondo. Appoggio il tentativo del segretario Nicola Zingaretti e di tutto il Pd di arrivare a un accordo, le indicazioni ci dicono che sia fattibile raggiungerlo. I punti in comune si possono trovare».
BARATTONI (SEGR. PROV. PD)
Alessandro Barattoni: «L’accordo tra Pd e Cinquestelle per un nuovo progetto politico potrà essere una grande occasione, così come un grande rischio. Ma sono convinto che valga la pena provarci. Sono soddisfatto che il Pd abbia deciso di parlare con una voce sola, dando mandato a Zingaretti di gestire questa fase delicata. A nessuno di noi è mai venuto in mente di confrontarci con la Lega, questo non significa che sia facile farlo con i Cinquestelle, con i quali ci siamo anche pesantemente scontrati. Dare discontinuità può essere molto difficile ma in questo momento più che mai necessario».
ISOLA (VICESINDACO FAENZA)
Massimo Isola: «L’accordo con i Cinquestelle è senza dubbio la scelta giusta, perché dobbiamo riuscire a trasformare un’emergenza del Paese in un’opportunità. L’idea di dare voce alla responsabilità e alla razionalità è la cosa migliore, il che non significa che sia facile. Tra Pd e Cinquestelle è sempre prevalso lo scontro, non certo il dialogo. Ma la storia e la politica ci insegnano che a volte bisogna lavorare in discontinuità. Anche questa volta, per ridare speranza a un Paese che si stava accartocciando su se stesso, bisogna arrivare a un Governo di legislatura e riappropriarsi dell’immagine di un’Italia curiosa, bella, aperta al futuro. Un’immagine che è stata messa sotto chiave in questi ultimi mesi».
BOSI (CAPOGRUPPO PD FAENZA)
Niccolò Bosi: «L’obiettivo, in questo momento, è governare il Paese per il bene dell’Italia. Bisogna più che mai, dunque, normalizzare i rapporti tra Pd e Cinquestelle. Nei mesi scorsi siamo arrivati a un punto davvero basso, soprattutto con il decreto sicurezza bis, che con i valori e la storia dell’Italia non ha davvero nulla a che vedere. Sarebbe importante, ora che il nascente governo avesse davanti, come orizzonte, tutto il tempo della legislatura fino al 2023».
RONTINI (CONSIGLIERE E.R. PD)
Manuela Rontini: «All’Italia serve un Governo di svolta, che chiuda l’esperienza negativa degli ultimi 14 mesi, blocchi l’aumento dell’Iva e ci tolga dall’isolamento in Europa a cui ci ha condannati Salvini. Il Partito democratico, con responsabilità, ha risposto a questa chiamata. Il Governo che nascerà dovrà mettere al centro gli investimenti, il lavoro e la sburocratizzazione. Al nostro Paese serve una strategia nazionale contro il cambiamento climatico e interventi contro il dissesto idrogeologico; è prioritario investire sulla scuola e sull’educazione e prevedere risorse certe per una sanità di qualità».
RAMPINI (PD CERVIA)
Daniela Rampini: «Come molti iscritti e simpatizzanti del Pd, sono combattuta tra il senso di responsabilità e la fatica di sentirmi coinvolta da una forza politica che ha usato il sistema dell’ingiuria per parlare di noi, che tra le altre cose siamo stati definiti come il popolo di Bibbiano. Sono preoccupata del costo che questa operazione avrà e della possibilità di trovare delle declinazioni comuni sui temi importanti per il Paese. Sono certa che i Cinquestelle abbiano una componente maggioritaria che fa riferimento alle varie destre e nella quale non possiamo certo riconoscerci».
PRONI (SINDACO BAGNACAVALLO)
Eleonora Proni: «Capisco che le persone coinvolte possano avere dubbi e perplessità, sono la prima ad averne. Ma credo che il tentativo vada fatto, che questo passaggio della storia del Paese sia da cogliere come un’opportunità. Sono molto d’accordo con il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha parlato della possibilità di stare insieme ai Cinquestelle per avviare una stagione riformista e non solo per bloccare l’Iva e fare la Finanziaria. Dire che sono ottimista è troppo ma spero prevalga la ragione e che l’interessa superiore della nazionale venga anteposto a quello delle parti»
PALLI (SINDACO RUSSI)
Valentina Palli: «Data la situazione nazionale e internazionale, ritengo sia importante avere un Governo in grado di garantire stabilità e progettualità e l’unica alleanza possibile oggi è con i Cinquestelle. Determinante sarà il programma, che spero sia attento alle realtà locali e promuova sviluppo economico e sociale. La presenza del Pd nel Governo crea le condizioni per politiche sicuramente migliori rispetto al governo precedente guidato da Salvini».
BASSI (SINDACO MASSA L.)
Daniele Bassi: «Sarà un accordo tra avversari, ricordiamolo. Ma è necessario raggiungerlo per il bene del Paese, visto che l’alternativa è la peggior destra anti-democratica mai vista dalla Liberazione in poi. Sarà fondamentale, però, vedere rappresentate le ragioni che rendono utile la presenza del Pd al Governo: se non si privilegeranno crescita, lavoro e redistribuzione equa del reddito, cioè le nostre priorità, non partiremo bene».
MOLDUCCI (CAPOGRUPPO PD RA)
Livia Molducci: «Qualche dubbio l’avevo ma sono sempre rimasta convinta della necessità di tentare. Abbiamo bisogno, in modo assoluto, di dare un Governo all’Italia. E l’accordo con i Cinquestelle, pur con tutte le perplessità del caso, va fatto. Speriamo davvero che si possa arrivare alla fine della legislatura».