Calcio C, il Ravenna vuole scacciare alcuni brutti ricordi nella trasferta di Fano
Ilja Arcozzi
Scacciare gli orrendi ricordi dell’ultima sfida contro il Fano. Sono passati esattamente nove mesi dall’ultima partita tra i giallorossi e i marchigiani, era lo scorso 10 febbraio, e i bizantini vogliono a tutti i costi rimuovere ogni singolo dettaglio di quella giornata che è giusto considerare infame per una serie di motivi.
Mentre la Romagna era sferzata da forti nevicate, il Ravenna prima dell’inizio del match aveva salutato per l’ultima volta il suo ex capitano, Simone Rispoli, tragicamente scomparso tre giorni prima dell’incontro. I ragazzi allenati dall’allora tecnico Antonioli stavano lottando ai margini della zona retrocessione mentre il Fano era il fanalino di coda del torneo.
Come se non bastasse il periodo infausto per i giallorossi, anche la partita era risultata stregata: dopo il vantaggio al 40’, infatti i bizantini erano rimasti in dieci uomini, avevano subito l’1-1 all’82’ e avevano perso la sfida per un autogol di Ierardi nei secondi di recupero.
Per fortuna dei ragazzi di Luciano Foschi le premesse nove mesi dopo sono del tutto differenti. Il Ravenna naviga in ottime acque e si gode il suo sesto posto in classifica, in coabitazione con la Vis Pesaro, con quindici punti raccolti in dieci giornate. Il vittorioso match interno dell’ultimo turno contro il Renate ha rinsaldato poi le certezze dei giallorossi che hanno riscattato il ko di Teramo.
Quando vinci questo tipo di sfide il morale non può che trarne beneficio. Raramente, o per meglio dire mai, in questa stagione ai bizantini era capitato di portare a casa i tre punti senza meritarlo a pieno. Con questo non stiamo dicendo che l’undici di Foschi abbia rubato qualcosa, anzi. Solo che la partita è stata equilibrata e anche gli ospiti hanno avuto diverse nitide occasioni da gol nonostante l’inferiorità numerica, ma hanno cozzato contro il solito ottimo Venturi.
L’inizio della sfida contro il fanalino di coda del torneo non è stato assolutamente spumeggiante e, dopo aver annotato un’occasione per parte, sono stati i padroni di casa a trovare il vantaggio al 31’: cross di un sempre più convincente Bresciani e rete del «barbabomber» Nocciolini. Sempre lo stesso attaccante al 43’ ha costretto al fallo da ultimo uomo Priola, che ha lasciato i suoi in dieci.
Nella ripresa ci si aspettava un Ravenna in controllo e invece sono stati gli ospiti a rendersi più pericolosi e ad impensierire la difesa giallorossa.
Il tecnico dei romagnoli Luciano Foschi non ha nascosto le difficoltà incontrate dai suoi: «Come mi aspettavo - ha spiegato l’allenatore del Ravenna - il Renate ha dimostrato di avere dei valori e ci ha creato delle difficoltà perché gioca a memoria. Noi abbiamo commesso diversi errori ed abbiamo concesso qualcosa di troppo, ma siamo stati bravi a lottare su ogni pallone e soffrire. Altre volte abbiamo portato a casa solo la prestazione, devo fare i complimenti ai miei ragazzi che hanno portato a casa la vittoria coi denti». Poi aggiunge: «La cosa che mi ha fatto arrabbiare è che in tante occasioni avremmo potuto chiuderla e non ci siamo riusciti. Ci tengo a rivolgere un pensiero a Samuele, il nostro tifoso che è venuto a mancare in settimana, al quale vogliamo dedicare questa vittoria».