Samuele Staffa
«Abbiamo voltato pagina, abbandonato le divisioni del passato e ritrovato l'unità che ci permetterà lavorare per lo stesso obiettivo: trasmettere la memoria storica trasmessa dai partigiani». E' l'alfonsinese Renzo Savini il nuovo presidente dell'Anpi provinciale eletto all'unanimità dall'assemblea congressuale celebrata sabato 12 marzo a Brisighella. Alla vicepresidenza c'è la bagnacavallese Valentina Giunta.
Dall'aereo di stato dedicato a Italo Balbo all'ultradestra che si nasconde nelle curve degli stadi, sono tanti gli episodi che quotidianamente richiamano una memoria mai definitivamente sepolta. E' preoccupato?
«Si tratta di espressioni, lo dicono la Costituzione e le leggi Scelba e Mancino, che non possono essere considerate legittime. Mi preoccupa vedere giovani che, ancora oggi, entrano in questa 'galassia nera'. Ma non combatterei questo fenomeno mettendo in campo uno scontro: l'unico antidoto alla dittatura è la democrazia, che va alimentata con la partecipazione. I partiti vivono una crisi e bisogna ripristinare il loro ruolo di cerniera tra cittadini e istituzioni. L'alternativa è il vuoto che corre il rischio di essere riempito dall'uomo solo al comando».
In questi giorni il dibattito sul sostegno a Kiev e al popolo ucraino ha coinvolto anche l'Anpi. Nessuno mette in discussione la solidarietà ai profughi. Ma cosa ne pensa delle sanzioni economiche ai danni della Russia e del sostegno delle attività militari dell'esercito ucraino? Quali sono, secondo l'Anpi, le giuste regole di ingaggio?
«Qui c'è un paese aggressore e un paese aggredito. E' normale che la solidarietà vada al secondo... A livello provinciale seguiamo la strada intrapresa a livello nazionale. Condanniamo lo strumento della guerra e l'aggressore: Putin. Manifestiamo solidarietà all'Ucraina e al suo popolo, condividiamo l'opportunità degli aiuti umanitari, ma non di quelli militari. Ora è necessario che la diplomazia si metta in moto per fare cessare le armi ed evitare che il conflitto si allarghi. Un ruolo fondamentale lo possono giocare Usa e la Cina, dal momento che le trattative tra Ucraina e Russia non hanno portato risultati. Col nostro documento condanniamo i nazionalismi che costituiscono da sempre causa di conflitti. All'interno dell'Anpi vi sono diverse posizioni, a volte diametralmente opposte. Questo, tuttavia, deve essere il momento della ragionevolezza. Occorre capire le ragioni dell'uno e dell'altro e trovare una sintesi che porti al più presto alla pace. Sono d'accordo con Prodi quando dice che 'è facile parlare con San Francesco, ma bisogna parlare anche col lupo...'».