Renzo Savini*
Il 25 Aprile è la festa di tutti gli italiani. Vengono celebrate la Liberazione, la democrazia e la libertà raggiunte grazie a coloro che hanno combattuto per darci la pace. Il 25 Aprile dovrebbe essere considerata la festa nazionale, come accade il 14 luglio in Francia.
Festeggiamo la fine di una dittatura e di una guerra, ma soprattutto un'Italia che si dedica alla ricostruzione morale e materiale dalle macerie a cui ci aveva portato il Fascismo, fondandosi sui principi sanciti nella nostra Costituzione. Non possiamo limitarci ad una celebrazione di eventi passati, ma vogliamo guardare al futuro.
Il compito dell'Anpi è quello di trasmettere questi valori alle generazioni successive, grazie alla preziosa collaborazione con l'Istituto storico e al lavoro capillare all'interno delle scuole, che in questi mesi hanno accusato duramente le restrizioni dovute alla pandemia. Presteremo particolare attenzione alla valorizzazione dei luoghi della memoria: l'Isola degli Spinaroni alla Baiona, Ca' Malanca in collina, la Pedalina di Conselice o il Museo del Senio di Alfonsine. Ma penso anche a tutti i luoghi, i cippi, i monumenti e le strade dedicati a chi ha combattuto per la libertà. Per questo stiamo lavorando, assieme all'Istituto storico, al potenziamento del progetto 'Mappe della memoria', che ha avuto ottimi risultati sul territorio. Vogliamo censire e promuovere con maggiore attenzione i 'luoghi che parlano'.
*presidente provinciale Anpi
(nella foto Renzo Savini con la vicepresidente Valentina Giunta)