Se il Totocalcio fosse ancora il gioco di scommesse per eccellenza, si potrebbe facilmente ricordarlo nel decidere il tema dell’edizione numero 46 della Cento Km del Passatore, la Firenze - Faenza.
Chi, con alta probabilità di centrare l’obiettivo, insegue il 13, inteso come numero di vittorie consecutive è Giorgio Calcaterra, indiscusso dominatore e quasi tiranno di una gara che ormai è soprattutto sua, anno dopo anno. Il «signore» della più famosa ultramaratona del mondo, sarà ancora l’uomo da battere sabato 26 maggio tra la folla di atleti che saranno al via alle 15, da piazza del Duomo a Firenze.
Sono quasi 3.070 i podisti, nuovo record degli anni 2000, numero di gran lunga superiore al 2017, quando erano stati 2.893 gli iscritti. Tra loro si contano oltre 480 donne, circa 1.350 esordienti, 406 toscani (dei quali oltre 185 fiorentini), oltre 560 emiliano-romagnoli dei quali oltre 150 faentini e circa 50 atleti provenienti da 26 nazioni straniere: Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Capo Verde, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Hong Kong, Irlanda, Malta, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica di San Marino, Romania, Russia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Usa. Numerosa la presenza di runners finlandesi, tedeschi, capoverdiani e sloveni. Iscritti anche 11 praticanti del nordic walking, disciplina che assegnerà il settimo titolo italiano Csen di specialità.
A cercare di detronizzare Giorgio Calcaterra, trionfatore delle ultime 12 edizioni e detentore del record maschile in 6h25’47’’, oltre che vincitore di tre titoli mondiali, ci sarà Andrea Zambelli, il reggiano di Viano (2° al Passatore 2017 e 4° nel 2015), poi un gruppo di romagnoli doc: Matteo Lucchese di Rocca San Casciano (fresco vincitore della 100 km di Seregno che valeva per il campionato italiano sulla distanza, 2° alla 50 km di Romagna 2018 e due volte vincitore della Pistoia - Abetone Ultra-marathon), Marco Serasini (il brisighellese di San Martino in Gattara 4° alla Firenze-Faenza 2017 e 3° nell’edizione 2013), il faentino Mirco Gurioli (6° nel 2016) per finire con l’eterno Andrea Bernabei di Dozza, all’ennesima partecipazione con tanti piazzamenti di prestigio in passato, che è stato 13° a Castel Bolognese preceduto dal predappiese Lorenzo Lotti, pure lui in gara. Ancora, tra gli italiani, Marco Ferrari, bresciano del lago d’Iseo (2° nel 2016 e recente 3° alla 50 km di Romagna 2018), il mestrino Marco Boffo (2° nel 2008 e 4° nel 2012), David Colgan di Ozzano (di origine britannica, 14° alla 50 di Romagna) e, tutti ben piazzati alla recente 100 km di Seregno in aprile, il bergamasco Roberto Isolda (quarto), il trentino Silvano Beatrici (quinto), il toscano di Livorno Marco Lombardi (ottavo) e il teatino Maurizio Di Paolo (decimo).
Interessanti, tra gli stranieri, il tedesco Hoffmann Benedikt (vincitore della 50 km di Rodgau quest’anno e della 100 di Berlino nel 2017), l’inglese Grantham Lee (che ha vinto la 100 Celtic Plate) entrambi specialisti di corse in salita in montagna, e il russo Alexey Izmailov (terzo al Passatore dieci anni fa e plurivincitore in patria) e, perché accreditati di buone performance, i capoverdiani José Daniel Vaz Cabral (1° alla Rüninger 24-Stundenlauf 2017 e due volte vincitore della Boa Vista Ultramarathon) e Nataniel De Jesus Semedo Moreira (vincitore Boa Vista Ultramarathon ‘17).
In campo femminile riflettori e pronostico per la tre volte vincitrice della Firenze - Faenza, nonché terza assoluta nel 2016 e detentrice del record femminile, Nikolina Sustic (prima un mese fa alla 50 di Romagna), oltre alle connazionali croate Marija Vrajic (due volte vincitrice nel 2013 e 2014) e Radmila Maksimovic. Da aggiungere la giapponese Majidae Sohn, fiorentina di adozione (secondo alla 50 km di Romagna nel 2016) e, tra le italiane, Elide Del Sindaco.
Inossidabili presenze quelle del veronese Walter Fagnani, 94 anni, e del fiorentino Marco Gelli (66 primavere), che hanno saltato solo la prima edizione e, tra le donne, la padovana Natalina Masiero giunta alla 36ª presenza.
Con l’ambizione di arrivare ancora una volta il parroco faentino don Luca Ravaglia, che ha cominciato a correre la Cento nel 2009 e che torna dopo un anno di assenza.
Oltre ai premi di classifica, sono previsti riconoscimenti anche per i recordman maschile e femminile, per i gruppi podistici e per il vincitore del Gran Premio della Montagna «Francesco Calderoni», assegnato dall’Uoei al fondista che transiterà per primo sul Passo della Colla di Casaglia (913 metri, al 48° km), giungendo poi al traguardo di Faenza, il premio di miglior esordiente, dedicato alla memoria del maratoneta Simone Grassi, sarà assegnato dal fratello Davide, mentre il trofeo «Elio Assirelli», istituito alla memoria del presidente della Associazione scomparso nel 2009, sarà assegnato alla prima donna.