Ai Mondiali 2018 in campo non abbiamo visto l’Italia, ma in Russia un pezzetto di Faenza ha invece recitato un ruolo da protagonista, o magari da co-protagonista. Parliamo di Antonio Carnelos, 27enne faentino ex collaboratore di «setteserequi», che da giugno dell’anno scorso lavora per la Hawk-Eye, l’azienda che, sotto l’egida e il marchio Fifa, gestisce le tecnologie Var (Video Assistant Referee, la moviola in campo) e Glt (Goal Line Technology, per valutare se la palla ha oltrepassato la linea di porta), oltre che all’occhio di falco che viene ormai usato in tutti i tornei di tennis del circuito maggiore.
Antonio, che per questioni contrattuali non può rilasciare interviste sulla sua attività, si occupa nello specifico della Glt, e dopo aver vigilato nella scorsa stagione sportiva sulla regolarità del campionato italiano, dell’Europa League e della Champions League (in queste due competizioni si usa il Glt ma non ancora la Var), in giugno è stato mandato in Russia per i Mondiali 2018.
Con un team di quattro persone ha seguito tutte le gare disputate a Kazan: nei gironi di qualificazione Carnelos ha visto (visto molto poco in realtà, dato che la sua postazione di lavoro è all’interno di un furgone) Francia - Australia, Iran - Spagna, Polonia - Colombia e la già mitica Corea del Sud - Germania, la partita che ha suggellato la clamorosa eliminazione dei tedeschi campioni del mondo; negli ottavi di finale è stato il turno della super sfida Francia - Argentina, e infine nei quarti il match tra Brasile e Belgio: in pratica tutte le big sono sfilate sotto gli occhi del faentino.
Terminata la kermesse russa, che per lui è finita il 6 luglio, Antonio è rientrato a Faenza. Ma di vacanze non se ne parla, perché la nuova stagione è alle porte, e con il suo team è già in giro per gli stadi italiani, per preparare le postazioni di lavoro per il prossimo campionato. Perché, a quanto pare, un occhio vigile non si chiude mai…