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I carabinieri faentini hanno portato a termine un’indagine che ha consentito di individuare i responsabili dell’abbandono di due cuccioli di pochi mesi che il 18 dicembre scorso erano stati trovati in un fosso alla periferia della città in via Merlaschio. Uno era morto assiderato mentre l’altro, salvato dai volontari Enpa, ora è in salute. Le indagini sono partite dopo la denuncia ai carabinieri della compagnia di Faenza presentata dalla responsabile dell'Enpa di Faenza Teresa Ravaioli, che allo stesso tempo aveva pubblicato le fotografie dei due cuccioli sui social network per condannare il deplorevole episodio ed invitare eventuali testimoni a contattare i recapiti dell’associazione per risalire agli autori.
Attraverso la testimonianze di persone che hanno raccolto l’appello dell’Enpa, i carabinieri sono riusciti ad orientare le indagini su un automobilista che aveva effettuato una sosta sospetta lungo via merlaschio la sera dell’abbandono. Dopo aver passato al setaccio i filmati delle telecamere della videosorveglianza e dei varchi di lettura targhe disseminati per il territorio, sono riusciti ad individuare un’auto in uso ad una coppia di Cotignola, un 59enne e una 37enne. Il sopralluogo nella loro casa ha permesso di rinvenire cucce per cani vuote quindi i militari hanno chiesto informazioni ai vicini che hanno rivelato che, la scorsa estate, c’erano state diverse cucciolate tenute in condizioni igieniche “discutibili” al punto che erano intervenute anche le guardie zoofile di lugo e la stessa Enpa di Faenza per verificare lo stato di cura di quei cani. I testimoni hanno anche spiegato che, nei mesi successivi, il numero dei cani si era progressivamente ridotto finchè non ne era più stato visto nemmeno uno. Il proprietario ha spiegato che era riuscito a darli in affidamento a persone disposte ad accoglierli, anche se riguardo la “sparizione” di alcuni cani, però, le circostanze sono apparse poco chiare ai carabinieri. Una persona ha raccontato di ave visto in dicembre due cuccioli di colore chiari nel loro giardino che sono risultati essere quelli abbandonati. I militari hanno quindi depositato un’informativa in Procura e il procuratore capo Alessandro mancini e il pm Cristina d’Aniello hanno emesso un decreto di perquisizione con il quale i carabinieri di Faenza, coordinati dal capitano Cristiano Marella che ha diretto la delicata indagine, si sono presentati alla porta della coppia. Qui sono state trovate indiscutibili fonti di prova a loro carico inoltre nel giardino dell’abitazione i militari dell’arma hanno trovato una fossa comune dove nel tempo erano stati seppelliti molti cani, pertanto quell’area è stata sottoposta a sequestro per ulteriori accertamenti. La coppia è stata quindi denunciata per “maltrattamenti e uccisione di animali”.
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