È tutto pronto per la partenza: sabato 5 agosto prenderà il via dalla Piazza del Popolo il pellegrinaggio da Papa Francesco organizzato dalla Società Ciclistica Avis di Faenza, in occasione dell’ormai consueta gita sociale organizzata annualmente per promuovere e mostrare in Italia l’importanza della donazione del sangue. Il pellegrinaggio inizierà dopo la benedizione del Vescovo Mario Toso, in programma sabato mattina, e si articolerà secondo un percorso che prevede quattro tappe non dalla lunga distanza, ma abbastanza impegnative dal punto di vista del dislivello. L’itinerario prevede Faenza - Sansepolcro - Castiglione del Lago - Viterbo - Città del Vaticano, con i ciclisti della società che durante l’ultima tappa saranno affiancati da un reporter della rivista Cicloturismo, che racconterà di questo viaggio. Infatti, lo scopo dei 27 partecipanti al pellegrinaggio è quello di partecipare all’udienza di Papa Francesco, che si terrà in sala Paolo VI mercoledì 9 agosto, e di consegnare al Santo Padre una scultura realizzata dall’artista Gianfranco Morini. Oltre ai 27 partecipanti che si muoveranno sulle due ruote, un numero molto elevato considerando il periodo dell’anno, le condizioni climatiche e l’impegno che necessita questo viaggio, parteciperanno al pellegrinaggio anche altrettanti faentini, che partiranno con il pullman martedì 8 agosto.
«Siamo entusiasti e non vediamo l’ora di partire - commenta Alvaro Vanni, responsabile degli eventi della società nonché promotore di questa iniziativa -. Nonostante siamo ad agosto e il caldo si faccia sentire, c’è stata una grande partecipazione a questa iniziativa: naturalmente questa è una gita in comitiva, nulla di agonistico o competitivo, ma si tratta comunque di un percorso impegnativo animato da un grande messaggio caritatevole. Come ogni anno organizziamo una gita di questo genere, ma in questa occasione è particolarmente importante perché si tratta proprio di un pellegrinaggio in Vaticano e dal Santo Padre: è per questo motivo che siamo pronti e non vediamo l’ora di partire». Le premesse sono delle migliori, ora non resta che attendere il 9 agosto e il ritorno degli oltre cinquanta pellegrini.
Andrea Voria