Si tratta della "cifra più alta mai stanziata" per sostenere il diritto allo studio nelle quattro università statali emiliano-romagnole. 135 milioni garantiranno per l'anno accademico 2022-2023 le borse di studio al 100% degli studenti idonei iscritti agli atenei e a beneficiarne saranno oltre 27 mila iscritti, cioè il 3% in più rispetto all'anno accademico scorso. In tutto 33,3 milioni in più rispetto ai 102 mobilitati lo scorso anno accademico. Oltre all'innalzamento dell'Isee a 24 mila e 335 euro per ottenere la borsa, deciso la scorsa estate, la giunta ha anche deliberato per un più alto importo unitario della borsa di studio con oltre 6 mila euro per i fuorisede, otre 3 mila e 500 per i pendolari e quasi 2 mila e 500 per gli studenti in sede. Sono previsti ulteriori incrementi per chi si trova in gravi difficoltà economiche e per le studentesse iscritte alle lauree Stem, che vedranno una maggiorazione dell'importo della borsa pari al 20%.
"È una cifra record che indica la volontà nel sistema accademico di voler fare un investimento che è all'altezza col bisogno che ha non tanto la Regione ma il Paese di avere un numero di laureati superiore a quello attuale", ha commentato il presidente della Regione Stefano Bonaccini. "Questo 100% di borse di studio agli idonei - ha proseguito - è un primato che sento richiamare e risuonare in ogni parte d'Italia dove vado". L'Emilia-Romagna, per Bonaccini "riesce a garantire a tutti un diritto", quello allo studio, "che andrebbe riconosciuto in ogni luogo del paese".