Il coordinamento regionale per la realizzazione sul territorio dell’Emilia-Romagna del servizio “Numero Unico di Emergenza Europeo 112”, istituito formalmente nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, avrà sede a Parma presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria.
Avrà il compito di raccordare e indirizzare le azioni aziendali per l’attivazione del numero unico 112 e sarà guidato da Antonio Pastori, dirigente della Centrale operativa 118 Emilia Ovest – Elisoccorso dell’ospedale parmigiano, che avrà il compito di acquisire e organizzare il personale necessario, nonché curare la gestione economica e amministrativa del progetto.
In Emilia-Romagna è prevista la realizzazione di due CUR - Centrali Uniche di Risposta, rispettivamente a Bologna e Parma, con uno stanziamento di 6.629.000 euro.
L’investimento ha permesso la costruzione di strutture antisismiche dotate ognuna di 25 postazioni di lavoro, sala maxiemergenza e spazi attrezzati per ospitare tecnologie uffici e servizi. I tavoli tecnici presenti in sala sono predisposti per accogliere il sistema di risposta telefonico, l’applicativo gestionale e il modulo cartografico. Saranno inoltre presenti nelle sale video-wall informativi per il controllo dell’evoluzione del quadro emergenziale.
Il progetto autorizzato prevede l’operatività di una novantina di operatori, tra Bologna e Parma, cui si aggiungono 13 ulteriori dipendenti tra dirigenti, coordinatori, personale amministrativo e tecnici.
L’obiettivo è essere operativi entro la fine del 2023. L’individuazione delle risorse necessarie è il risultato dell'analisi dei flussi comunicativi relativi al 2019 che hanno rilevato oltre 3 milioni di chiamate ricevute complessivamente da Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del fuoco e Soccorso Sanitario.
Si è valutato che 90 operatori saranno in grado di rispondere in 10 secondi, concludere l’intervista in 40 secondi e passare la telefonata al secondo livello entro ulteriori 40 secondi.