Romagna, orizzonte 2022, dai vaccini ai progetti Pnrr all'ambiente, le dieci sfide per il territorio
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Manuel Poletti - Se il 2021 che sta terminando è stato l’anno delle vaccinazioni anti-Covid, del rimbalzo economico dopo la batosta del 2020 da Lockdown per molti settori, del governo Draghi, delle grandi vittorie nello sport e nella musica, del 700esimo della morte di Dante, delle tante vittorie nei Comuni da parte del centrosinistra in Emilia-Romagna e non solo nella tornata elettorale autunnale, il 2022 che si intravede all’orizzonte si presenta altrettanto ricco di sfide decisive per il futuro del nostro Paese e del nostro territorio.
OMICRON
E’ l’ultima ed è quella che ha gettato di nuovo nel panico molti Paesi occidentali e non solo. Della variante Omicron al Covid-19 anche nel 2022, soprattutto nel primo quadrimestre, ne sentiremo parlare molto, come è già avvenuto fra novembre e dicembre 2021. L’alta velocità di trasmissione, accompagnata però da una letalità minore (almeno dai primi studi) ne fa un pericolo soprattutto per la rapida contagiosità e le conseguenti quarantene. Il sistema sanitario romagnolo ha retto all’urto della Pandemia, con momenti di seria difficoltà a fine 2020 e nella primavera 2021. Un’altra dura prova l’attende.
VACCINI
Dal punto di vista sanitario la Pandemia da Covid-19 presenta ancora gravi rischi, legati soprattutto alle varianti del virus che di tanto in tanto si presentano. L’unica strada è la vaccinazione, anche nei Paesi più poveri. Poi gli investimenti sul sistema sanitario legati al Pnrr, anche romagnolo, saranno determinanti. Siamo ancora fra i territori più toccati dai nuovi casi positivi, le bolle No Vax presenti soprattutto nel riminese fanno ancora danni.
PNRR
Il 2022 sarà soprattutto la messa a terra di molti progetti del Pnrr. Il presidente dell’Abi, il ravennate Antonio Patuelli lo ha definito più importante del «Piano Marshall». Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha sottolineato invece la sfida per gli amministratori: «Passeremo alla storia per come saremo stati in grado di gestire l’enorme quantità di risorse». Hanno ragione entrambe ed i prossimi 12 mesi saranno decisivi.
POLITICA
In politica la partita del Quirinale a livello nazionale sarà determinante per Governo e non solo, a livello locale il progetto Romagna Next dovrà dimostrare di avere gambe e non solo la spinta iniziale. Da anni si aspettava un piano istituzionale unico in Romagna (prima doveva essere la Provincia, la Lega e non solo hanno da sempre sponsorizzato la Regione Romagna). La strada scelta pare la più pragmatica, vedremo se compirà i passi avanti auspicati.
IMPRESE
Anche in ambito economico il Tavolo romagnolo delle associazioni è solo un primo passo, dovranno seguire linee guida generali e progetti comuni. Anche qui siamo solo all’inizio, ma in questo ambito la cooperazione potrà essere motore trainante del progetto. Su questo fronte la dinamicità di alcuni settori mostrata anche in questi ultimi anni aspetta conferme importanti, soprattutto sui mercati esteri.
BALNEARI
Sarà determinante in ambito turistico per la riviera romagnola la partita dei balneari sulle concessioni, rappresentati da cooperative sia a Ravenna, che a Cervia e a Rimini. La palla è in mano al Governo, i rischi di vedere scomparire il modello romagnolo con le nuove aste, non è ancora scongiurato del tutto, anzi.
INFRASTRUTTURE
Le grandi infrastrutture, il Porto di Ravenna su tutti, sono oggetto di importanti progetti di sviluppo. Il derby degli aeroporti fra Forlì e Rimini dovrà essere costruttivo per sfruttare magari stagioni turistiche post Covid a pieno regime. Poi le grandi arterie viarie sulle quali ci sono progetti importanti legati al Pnrr che riguardano la costa ma non solo, Anas permettendo.
AMBIENTE
Legambiente ha denunciato numeri preoccupanti sulla raccolta differenziata, in particolare in provincia di Ravenna i dati sono ancora insufficienti rispetto agli obiettivi generali. Il tema ambientale tocca anche l’economia, transizione e progetti green, dove su questo fronte si annunciano novità rilevanti (progetto Agnes in Adriatico e non solo).
SOLIDARIETA’
La Romagna si conferma terra di solidarietà. La sfida della Pandemia ha dimostrato ancora una volta la «stoffa» del tessuto sociale, ricco di migliaia di associazioni ed enti che nel momento del bisogno emergono con ancor più forza. Così è successo col Covid. Terzo settore ed enti no profit saranno ancora la cifra che farà la differenza per uscire speriamo definitivamente da questo ultimo biennio molto complesso.
SOCIALITA’
Non solo solidarietà, ma anche socialità. La Romagna non è seconda a nessuno in fatto di saper accogliere ed aggregare. Turismo, ma non solo, il 2022 dovrà confermare questo segno distintivo che ormai è diventato un brand per le nostre terre.