Regione E-R, bilancio approvato, manovra da 14 miliardi di euro, 9 per la sanità

Emilia Romagna | 19 Dicembre 2023 Politica
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"Abbiamo davanti anni che per il mondo, l’Europa e l’Italia saranno davvero sfidanti. Dovremo affrontare la questione demografica - prosegue - aumentando gli incentivi per le famiglie come la dotazione di asili e sostenendo politiche per l’immigrazione. I pilastri dell’offerta formativa e della sanità devono restare pubblici. La qualità della nostra sanità pubblica, pur con i problemi esistenti, è eccellente. Quest’anno chiuderemo come sempre a pareggio il bilancio sanitario regionale e reggerà nonostante le risorse del fondo sanitario nazionale siano insufficienti: per il prossimo anno sono stanziati 3 miliardi, 5 miliardi in meno di quelli necessari. Bisogna spingere sugli investimenti per non rallentare il resto del paese. Nonostante un terremoto, la pandemia, la recente alluvione continuiamo a essere la locomotiva d’Italia. Questo bilancio mette l'Emilia-Romagna sul binario giusto, al riparo da scossoni”. Così interviene il presidente della Regione Stefano Bonaccini nella replica finale sul Bilancio di previsione 2024-2026 della Regione, la manovra da 14 miliardi di euro proposta dalla giunta. Bonaccini, poi, rivolge un pensiero a tutte le aziende in crisi, dalla Marelli, alla Perla all’Azienda italiana autobus all’agenzia Dire: “Quando si restringono con una scelta surreale gli spazi di comunicazione e di informazione, si restringono gli spazi di democrazia. Saremo al fianco di chi non vuole perdere posti di lavoro”.

Sanità, scuola, imprese, lavoro, cura del territorio, turismo e commercio. Disco verde dell'Assemblea legislativa al pacchetto Bilancio 2024, la manovra da 14 miliardi di euro proposta della giunta. Fra gli altri, è stato approvato anche un ordine del giorno del Pd che, anche alla luce dei risultati della commissione tecnico-scientifica che ha definito "evento eccezionale" l'alluvione dello scorso maggio, chiede il rimborso anche per i beni mobili danneggiati e comunque il riconoscimento del "cento per cento dei rimborsi, come del resto promesso dalla presidente del Consiglio dei Ministri". L'ordine del giorno è stato criticato da parte di Massimiliano Pompignoli (Lega), mentre è stato difeso da Manuela Rontini (Pd) che a sostegno ha citato le stesse ordinanze del commissario alla ricostruzione Figliuolo. Approvato anche un odg del leghista Pompignoli per la messa in sicurezza del territorio anche alla luce dell'alluvione dello scorso maggio.

Il voto è arrivato dopo un dibattito nel quale Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Lista Bonaccini hanno sostenuto la bontà della manovra in grado di, spiegano, coniugare sviluppo economico e coesione sociale, e criticato il governo per la decisione di chiedere alla Regioni un contributo (per l'Emilia-Romagna 45 milioni di euro) per la compartecipazione al finanziamento del debito pubblico e per l'incertezza sulla destinazione del Pnrr. Lega, Fdi, Fi e Rete civica, invece, hanno bocciato la manovra della Regione criticando l'assenza di scelte strutturali sulla natalità, sulla sicurezza e sulla sanità. Il Movimento 5 Stelle, invece, ha stigmatizzato la scarsa attenzione della Regione Emilia-Romagna sui temi del cambiamento climatico. Nel dibattito è intervenuto anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini che ha ribadito la bontà della manovra di bilancio non risparmiando critiche al governo e confermando come, nonostante i problemi della finanza pubblica, la Regione chiuderà in pareggio il bilancio della sanità.

Scorrendo le varie voci del Bilancio si vede che la sanità si conferma quella principale: in attesa dell’accordo sul riparto del Fondo sanitario nazionale, vengono stanziati 9 miliardi di euro (di cui 8,5 milioni di euro l’esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose e 100.000 euro per l’iscrizione al SSN dei senza fissa dimora), mentre aumenta di mezzo milione di euro anche il Fondo per la non autosufficienza. Salgono a 40 i milioni di euro (+6,5 milioni rispetto al 2023) investiti dalla Regione per far viaggiare pendolari e studenti gratuitamente i cittadini dell’Emilia-Romagna, sono poi previsti 40 milioni di euro, fra fondi regionali ed europei attivati, per l’abbattimento delle rette dei nidi e la gratuità di quelli nei Comuni montani e delle aree interne. Per il diritto allo studio sono previsti 37 milioni di euro per la copertura del 100% delle borse di studio e altri 15,3 milioni di euro per il diritto allo studio scolastico. Sono previsti 800 milioni di investimenti (destinati a diventare 1,9 miliardi nel triennio) le cui principali voci sono la riqualificazione delle infrastrutture culturali (10 milioni), l’elettrificazione e la sicurezza delle linee ferroviarie regionali (31 milioni), per la sistemazione dei ponti (10 milioni) e altri 7,14 milioni di euro serviranno per la realizzazione di interventi attesi da tempo come l’incrocio a Borgo Secchi nel Comune di Bagnacavallo, la manutenzione straordinaria delle strade provinciali di interesse regionale ed il finanziamento dell’intervento “Completamento della Nuova Galliera in Comune di Bologna”. A sostegno degli investimenti privati sono previsti 13,2 milioni di euro per la legge regionale sulla attrattività, per l’internazionalizzazione delle imprese (6,7 milioni di euro per Expo 2025 e Fiere), per la legge sull’economia urbana (25,85 milioni nel triennio), per la legge sui talenti (4 milioni di euro nel triennio) e per il sostegno al credito (4,9 milioni per Confidi e abbattimento tassi). Di particolare importanza il capitolo relativo al Tecnopolo di Bologna: 23 milioni di euro per completare la struttura che ha sede nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi. Previsti 10 milioni di euro per il recupero di alloggi di edilizia pubblica, un milione per reperire alloggi per le donne che hanno subito violenze, 2 milioni per il Fondo affitti, un milione per recuperare alloggi per le donne che hanno subito violenza, viene incrementato il fondo manutenzioni di 8 milioni, consolidato il contributo ad Aipo di 5 milioni e rafforzato il Fondo imprevisti e somme urgenze per 5 milioni. E infine, 5 milioni all’anno per il Fondo montagna.



 
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