Ravenna, Valvassori (Giezendanner) interessato all’hub
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I lavori al porto di Ravenna che dovrebbero portare nel 2026 ad un hub con fondali pari a 14.50 m, banchine terminal elettrificate, due nuove stazioni ferroviarie merci e altro ancora comincia ad attirare l'interesse di imprese e multinazionali. Simon Vassori, a capo della delegazione italiana di Giezendanner, società svizzera specializzata in trasporti intermodali e presente in Italia con due filiali - unaa Ravenna dal 2021, ed uno a Busto Arsizio, ha dichiarato, intervistato a «Focus», trasmissione televisiva in onda su Teleromagna: «Il nostro sogno è di investire nel porto di Ravenna».
La delegazione italiana nel 2022 è entrata a far parte del Gruppo Federtrasporti che, insieme ad altre quattro realtà associate al Gruppo (Carp, Coap Autotrasporti, Gam, Cafa), ha messo nel mirino lo scalo ravennate. Proprio qui, infatti, in un’area di oltre 40 ettari che sorgerà a Sud del porto, il Gruppo sta focalizzando i propri interessi per ritagliarsi una nicchia di attività logistica dover poter lavorare in sinergia con altre società di trasporto, realtà imprenditoriali legate al mondo dell’intermodalità, dell’assicurazione e in generale della grande committenza. «Tramite Federtrasporti, siamo già a lavoro per opzionare un’area, all’interno del porto, dover poter investire le attività collaterali nel nostro settore. Si parla di stoccaggio di tank container, lavaggio di container».