Ravenna, Rustignoli (Fiba): «Balneari, ci vogliono fatti concreti, da 13 anni sulla graticola. Necessario il tavolo interministeriale»
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Le ultime novità in tema di proroghe per le concessioni balneari creano ulteriori difficoltà ad una settore che non riesce così a fare una programmazione a lungo termine: infatti il Consiglio di Stato ha negato la proroga al 2024. Infatti gli operatori pensano che la proroga non avrebbe risolto alla radice il problema, ma avrebbe quantomeno consentito alle imprese di prepararsi per tempo a competere con i grandi investitori.
Ecco il parere di Maurizio Rustignoli, presidente Fiba Confesercenti, nonchè titolare del Bagno Bologna a Punta Marina: «Nulla cambia. Purtroppo la situazione è stagnante, c’è una grande risonanza mediatica che però non porta a nulla. La proroga al 2024 era soltanto necessaria per avere il tempo di approvare una nuova legge. Fare la legge quando le concessioni saranno scadute non sarà solo un problema per i balneari ma anche per lo Stato. Nel Milleproroghe infatti c’è un altro emendamento che dice che finchè non ci sarà una nuova legge i Comuni non potranno procedere alle evidenze pubbliche e quindi è un problema per tutti». Prosegue Rustignoli: «Per i balneari poco è cambiato eravamo messi male prima e lo siamo adesso: bisogna cominciare a parlare di altro. Perché il Governo non apre il tavolo di confronto? E’ prevista dall’emendamento l’apertura del tavolo interministeriale con le associazioni di categoria più rappresentative e noi lo stiamo chiedendo con forza. Perché invece di concentrarsi su questi 12 mesi di differimento non si apre il confronto? Perché la situazione è stagnante? Ci preoccupa l’assenza, o la momentanea assenza, degli interlocutori per parlare di questo tema e imbastire un percorso previsto dalla legge, bisogna affrontare il problema a livello serio e concreto».
Il presidente Fiba ribadisce l’impegno preso: «Chiediamo alla presidente Meloni, visto che non c’è ministro o sottosegretario con deleghe al demanio, di istituire questo tavolo: vorremo passare dalla fase della polemica, del teatro alla fase concreta del confronto istituzionale.
Questa pronuncia del Consiglio di Stato non stravolge gli equilibri delle concessioni che sono da 13 anni sulla graticola, una volta li girano da un lato e una volta dall’altro. Tutta la discussione del 2024 è sterile: sono invece preoccupato visto che non si apre il percorso di confronto. Se tutti gli interlocutori continuano a parlare per stampa, per radio, in tv ma non parlano nelle sedi preposte è un segno di grande incertezza, di grande debolezza. Se ci confrontiamo possono invece arrivare delle soluzioni, se tutto rimane bloccato e stagnante la preoccupazione della categoria aumenta, ma non perché non c’è il 2024, ma perché non c’è il confronto».
A esprimersi sulle concessioni balneari è stato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha espresso alcune riserve sulla proroga di un anno delle concessioni balneari, contenuta nel decreto milleproroghe. Commenta Rustignoli: ««Si, alla fine la lettera del presidente Mattarella afferma che occorre approvare una nuova legge per coniugare i diritti delle imprese con il libero mercato, e il percorso individuato con la proroga di un anno ha proprio questo obiettivo. La lettera di Mattarella può dunque imprimere un’accelerazione importante nel percorso riformatorio sulle concessioni balneari imbastito dalla maggioranza» (e.nen.)