Ravenna, Rustignoli (Coop. Spiagge) affronta i temi caldi per i balneari: stradelli, Bolkenstein e parcheggi

Emilia Romagna | 17 Febbraio 2023 Cronaca
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Elena Nencini
Sono cominciati ad ottobre i lavori negli stradelli retrodunali di Ravenna e Punta Marina – all’interno del progetto Parco marittimo -, nel frattempo a dicembre, grazie ai fondi Pnrr sono stati approvati in Giunta anche il secondo e terzo stralcio del progetto esecutivo relativo agli interventi sugli stradelli per la parte sud di Casalborsetti fino alla foce del fiume Lamone, la parte sud di Punta Marina, un breve tratto di Lido Adriano e Lido di Classe. Nel terzo stralcio Marina Romea e Porto Corsini. Ma Pasqua – momento storicamente considerato di riapertura degli stabilimenti balneari - è vicina e i gestori dei bagni cominciano ad agitarsi come spiega Maurizio Rustignoli, appena riconfermato presidente di Cooperativa Spiagge Ravenna, nonché titolare del Bagno Bologna a Punta Marina: «abbiamo cominciato a fare manutenzione, spazzare e pulire, ma anche i lavori di ripristino. Ci prepariamo per Pasqua». 
Come è la situazione stradelli?
«Il cantiere del Parco marittimo è molto importante per i lidi, è un progetto che approviamo e condividiamo, ma è in una fase critica da adesso a Pasqua perché si possa giungere ad un livello di intervento che soddisfi aspetto estetico, sicurezza e fruibilità. Ci sembra che i lavori stiano procedendo a rilento. La scorsa settimana abbiamo incontrato l’assessore Del Conte e il responsabile dei lavori Daniele Pagnani e abbiamo cercato di fare il punto. L’assessore ci ha garantito l’impegno per accelerare i lavori, ci siamo dati appuntamento il 24 febbraio in spiaggia. Del Conte ci ha assicurato che a Pasqua i lavori non saranno finiti ma ci sarà un equilibrio tra aspetto estetico e fruibilità. Naturalmente c’è preoccupazione da parte degli operatori: a Pasqua speriamo che ci siano già i fruitori della spiaggia, chi va a fare una partita a beach tennis o una passeggiata, chi viene a pranzo. È un cantiere che può compromettere l’immagine della località e il portafoglio degli operatori. Le finiture sappiamo che saranno rinviate a ottobre, dicembre, ma bisogna che gli stradelli siano fruibili».
Per i parcheggi?
«Non si potrà entrare in macchina, ma in moto, motorino e bici, ci saranno parcheggi riservati a disabili e un paio di parcheggi per i gestori. Abbiamo fatto un calcolo che sono necessari circa 1600 parcheggi tra Punta e Marina, per un totale di circa 3000 persone. Lo scambiatore a Marina è stato ampliato ma bisogna pensare anche a scelte diverse come al senso unico su viale delle Nazioni, o alla possibilità di utilizzare per gli operatori e i clienti la zona accanto al Park Hotel. Ancora più importante è il tema dei navetti: se non li abbiamo tutti i giorni con orari prestabiliti (finora solo fine settimana, e i 20 giorni centrali di agosto) è inutile organizzarsi. È necessario pensare a un servizio già dalla fine delle scuole, con passaggi più limitati che andranno ad aumentare. Si tratta di località che lavorano con il pendolarismo e hanno bisogno di parcheggi. A Punta Marina, il parcheggio è temporaneamente in via delle Americhe, vicino al campo sportivo, ma dobbiamo sapere dove sarà l’area di parcheggio ‘importante’ all’ingresso della località per il 2024. Confidiamo nella buona volontà dell’amministrazione, ma le parole devono essere tradotte in fatti. Questa è la stagione in cui tutto riparte e i  proprietari dei bagni sono giustamente preoccupati». 
Per i lavori dell’argine invernale qual è la situazione?
«A Marina Romea la Regione è già intervenuta ed è stato ripristinato completamente. Il Comune di Ravenna sta lavorando su lido Adriano ed è  partito il cantiere a Lido di Savio, ci vorrà ancora una settimana per completare l’opera. E’ importante che si sia intervenuti per tempo».
Novità anche per la Bolkenstein?
«Le commissioni competenti in Senato hanno presentato 4 emendamenti che devono ancora essere approvati. Il primo punto riguarda il differimento dei termini di 12 mesi per la scadenza delle concessioni, spostandolo al 31 dicembre 2024. Il secondo riguarda la costituzione del Tavolo interministeriale: è il punto più importante, prevede che alla Presidenza del consiglio ci sia il Tavolo che avra la funzione di valutare lo stato di fatto e di lavorare per trovare il punto di equilibrio tra direttiva europea e operatori. Il terzo punto è il differimento di 6 mesi della mappatura, sono 10 anni che deve essere fatta, la mappatura permetterà di capire cose che sono fondamentali per la legge.  Infine si stabilisce che i comuni di Italia non possano procedere all’evidenza pubblica fino a che la legge non sia completata. E anche questo è molto importante. Diciamo che siamo a metà del iter che edvono compiere, dopo il 24 febbraio sapremo se sono stati approvati. La proroga ai balneari interessa poco perché prolunga solo l’agonia, ma se serve per aprire il tavolo interministeriale allora va bene. Dodici mesi è un tempo indispensabile affinche si possa approfondire le varie tematiche e confrontarsi in sede europea,  per giungere a quello che sarà possibile fare, nel rispetto delle norme europee e in quello delle famiglie dei balneari.  Sono cautamente ottimista, voglio sperare che sia la volta che si giunga a costruire quel percorso indicato anche dalla Meloni». 

L'intervento dell'assessore ai Lavori pubblici Del Conte 
Del Conte (ass. Llpp): «Lavori monitorati» 
Federica Del Conte, assessore ai lavori pubblici spiega i prossimi step: «sul tema del Parco marittimo ci incontriamo con la Coop Spiagge per l’avanzamento del cantiere, stanno dando un grande contributo nella gestione e nel coordinamento dei diversi stabilimenti balneari. E’ un cantiere complesso, la collaborazione e il confronto sono fondamentali. Noi teniamo monitorati i lavori: obiettivo è l’apertura a Pasqua, inizio della stagione turistica balneare. Per questa data ci siamo impegnati a rendere accessibili e fruibili gli stradelli retrodunali, le finiture, come le pavimentazioni, non saranno pronte, ma gli stradelli saranno percorribili dagli autorizzati. Potranno entrare solo pedoni, ciclisti, motorini e moto, persone con disabilità, fornitori, gestori del bagno, enti come Hera per i rifiuti. Per i parcheggi a Marina è stato ampliato, gia dallo scorso anno, lo scambiatore, sperimentato con il Jova beach  e non era nemmeno pieno al 100%. Invece bisogna promuovere quello del Marchesato che è sottoutilizzato. A Punta Marina dovrà essere sviluppato un progetto per un’area di sosta verso la zona sud, adesso c’è un parcheggio temporaneo in un’area privata vicino al campo sportivo. L’abitato è molto denso e non ha spazi di sosta così importanti, dovremmo attestarci sul margine dell’abitato».

I pareri degli operatori
Angiolini (Hana Bi): «Siamo in attesa»
Christopher Angiolini, storico gestore del bagno Hana Bi di Marina di Ravenna, è pronto a riaprire a Pasqua, come racconta: «Stiamo cominciando a preparare per ri-iniziare. Certo, preoccupa il problema degli stradelli e dei parcheggi. Ci sono ancora diverse cose non  chiare, i particolare per i non addetti ai lavori: i nostri clienti cominciano a fare domande, ma finchè non capiremo quale sarà la situazione, quali servizi verranno attivati per sopperire alla chiusura degli stradelli non siamo in grado di dare delle risposte. La soluzione sarebbe nei navetti, ma è una è questione da rivedere daccapo, ci sono diverse problematiche per diverse fasce orarie e giorni della settimana. Certo non si può pensare aun servizio attivato solamente ad agosto. Abbiamo un pubblico che viene da tutta l’Emilia specialmente nel fine settimana, i clienti sono molto affezionati al proprio bagno che diventa una seconda casa, nessuno vuole andarsene. Speriamo di trovare soluzioni valide per farli arrivare alle loro ‘seconde case’ sulla spiaggia. Queste settimane saranno determinanti per capire a cosa stiamo andando incontro e come gestire la situazione. A Pasqua saremo aperti solo di giorno, mentre la programmazione serale comincerà a fine maggio: lavoriamo al Bronson fino a quel momento».

Rossi (Marinamore): «Più informazioni» 
Giacomo Rossi, titolare del bagno Marinamore di Marina di Ravenna, spiega: «Vorremmo aprire a Pasqua, ma anche prima se il tempo è buono, intanto stiamo rimettendo a posto. Sarà anche un modo per vedere come la gente si abituerà alla novità degli stradelli chiusi e per capire come ci organizzeremo. Finora non c’è stata data molta informazione, in particolare verso i clienti c’è poca informazione. Cominciano ad arrivare le prime prenotazioni e quindi cominciano a informarsi. Sarebbe questo il momento utile per avere qualche notizia in più. Ci sono clienti che potrebbero decidere di cambiare per questo motivo: per esempio i nonni che portano durante la settimana i nipoti in spiaggia come arriveranno allo stabilimento? Sono persone che possono avere problemi a camminare molto se non c’è un servizio di navetto efficiente. Abbiamo proposto di mettere il navetto tutti giorni, ogni 15, 30 minuti.  Per gli stradelli al momento siamo messi male : l’amministrazione è ottimista, noi vogliamo credere al fatto che saranno fruibili a Pasqua, ma fruibile non significa bello. Se sarà tutto un cantiere la località ne perderà, ancora non sappiamo nemmeno se potranno percorrerlo i fornitori. Avremmo bisogno di avere informazioni più precise».  
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