Ravenna, Navacchia (Fiab): «Segnalate le cose che non funzionano sulle ciclabili»
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Se il livello di ciclabilità di Ravenna è molto alto, tra i problemi al primo posto per Andrea Navacchia, presidente di Fiab Ravenna: «La manutenzione è sempre stata una spina nel fianco: al di là delle ciclabili, la manutenzione stradale è una Cenerentola, una volta che si costruisce poi finisce tutto. Mantenere è molto più costoso che creare ex novo: come Fiab cerchiamo continuamente, in tutti tavoli in cui ci convocano, di insistere sulla necessità della manutenzione». Se le radici e le ‘smagliature’ sono uno dei problemi delle ciclabili Navacchia comunque evidenzia che «Il livello di ciclabilità (riconoscimento di Fiab Italia per attestare il grado di ciclabilità dei comuni italiani e incentivare le città ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica nda) di Ravenna è 5 su 5, rispetto ai parametri italiani è al vertice, ma se si trattasse di una valutazione europea sarebbe 0.5. Ravenna ha una buona valutazione anche perché ha tanti progetti in corso come il Parco del mare, la Ciclovia adriatica. Chiediamo comunque il risanamento delle ciclabili: se ci sono lamentele invitiamo i cittadini a mandare una segnalazione sul sito del comune con la piattaforma “Comuni-chiamo”». Favorevole al bike park perché promuove la cultura sportiva e agonistica, Navacchia è più interessato a una mobilità dolce in maniera in particolare per i lidi: «Bisognerebbe potenziare la rete di ciclabilità verso il mare: in via Trieste, dal pala de Andrè in avanti, capitano gravi incidenti in bici. Sarebbe bello poter sfruttare la banchina in destra Candiano dal ponte mobile fino alla banchina San Vitale, metterebbe in sicurezza molti lavoratori del porto. Un’altra idea sarebbe un noleggio bici al parcheggio scambiatore con prezzi competitivi». Conclude il presidente Fiab Ravenna sulle urgenze: «Al primo posto la smagliatura della rete ciclabile con tante interruzioni o barriere architettoniche impreviste: votrremo una ciclabilità legale, anche promiscua, ma segnalata con cartelli appositi». (e.nen.)