Ravenna, Marzucco (Quick) parla delle nuove sfide per il 2023 «Assumeremo 40 persone e acquisiremo altre aziende»

Emilia Romagna | 18 Marzo 2023 Economia
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Elena Nencini
La base è a Ravenna, ma il mondo di Quick, azienda che produce accessori nautici di alta qualità, va molto al di là del nostro territorio, arrivando agli Stati Uniti, dove l’azienda ha avuto l’anno scorso un forte sviluppo. Le scelte imprenditoriali degli ultimi anni stanno dando buoni frutti come dimostra il fatturato consolidato passato da 36 milioni di euro nel 2018 a 62 milioni di euro del 2022: lo scorso anno i ricavi in Italia sono aumentati del 27% mentre negli Usa del 23% rispetto al 2021. Chiara Marzucco, direttore marketing di Quick, racconta come è andata e le nuove sfide per il 2023.
Come è andato il 2022? Dopo la pandemia siete ripartiti con una forte crescita.
«Devo dire che il 2022 è andato molto bene come del resto il 2021. Dal 2020 tutto il settore ha beneficiato di una bella spinta della nautica e di armatori che si sono trovati a riscoprire il piacere di andare in barca non potendo fare altro. Tutto il settore è andato bene, ma noi in particolare abbiamo raggiunto un bell’obiettivo: a livello di preconsuntivo abbiamo superato i 60 milioni. Tutti i mercati tirano molto nello stesso modo e alcune linee di prodotto per noi storiche - come per esempio i salpancore - hanno avuto una crescita importante, stiamo parlando di un fatturato che dai 12 milioni è passato ai 17. In un anno è tanto, specie in un mercato che è già saturo e in cui abbiamo già una grossa presenza e penetrazione. Ci dividiamo il mercato con un paio di altre aziende internazionali, ma qualcuno ha sofferto gli aumenti dei materiali e la poca reperibilità mentre noi abbiamo fatto grandi investimenti nel magazzino per non avere stop produttivi. Questo ci ha aiutato nel prendere le quote di mercato che altri lasciavano indietro per carenza di materiali».
In quanti paesi del mondo lavorate?
«In tutti, ovunque ci sia acqua o cantieri navali noi lavoriamo direttamente o tramite distributore. Tutta la zona delle Americhe è coperta dalla nostra  controllata Quick America, la zona dell’Inghilterra  è coperta dall’altra controllata Quick UK. In realtà con la distribuzione – 80 distributori in 110 paesi -  arriviamo in Australia, Cina, Taiwan, Giappone».
Come si svolge la suddivisione del lavoro nel cuore dello stabilimento ravennate?
«Produciamo tutto a Ravenna, il processo produttivo avviene in questo modo: gli uffici tecnici interni sono divisi per categoria di prodotto, ce ne è uno per la Quick Marin lighting, uno per il comparto stabilizzazione, uno per la progettazione delle schede che vanno all’interno dei nostri prodotti, uno per la progettazione dei software, un altro per la parte meccanica. Gli uffici tecnici progettano, poi, se si tratta di componentistiche meccaniche ,la fornitura viene fatta da un’altra azienda del gruppo, un’officina meccanica con  macchine a controllo numerico. Una volta che la parte meccanica grezza ritorna in Quick viene ulteriormente lavorata da fornitori esterni per rientrare da noi per l’assemblaggio finale. Anche le linee di prodotto sono divise per tipologia di prodotto: lavoriamo per premontati e preassemblati in modo tale da fornire un premontato di base. Nel momento in cui arriva l’ordine basta solo andare a recuperare il preassemblaggio e terminare la produzione. Noi infatti produciamo solo per commessa. abbiamo una grande variabilità dello stesso prodotto a livello di piccole customizzazioni, personalizzazioni per il cliente che non ci conviene fare stock. Ci conviene preparare il terreno prima tramite questi premontati. Oltre alla parte produttiva c’è quella commerciale - con una decina di commerciali divisi per aree geografiche e relativi customer service - la divisione marketing, l’assistenza tecnica che si occupa anche dei corsi di formazione per i nostri centri di assistenza e distributori, la sezione acquisti» 
Quali sono i prodotti di punta?«
«Sicuramente il più grande investimento è la stabilizzazione, stiamo lavorando a un progetto di stabilizzazione integrata, grazie a tre diversi sistemi: gli stabilizzatori giroscopici Quick Gyro, le pinne stabilizzatrici Viator e il correttore di assetto Intercepta. Sono tre tecnologie molto diverse che ottengono però lo stesso effetto far smettere di rollare la barca. Integrando questi tre sistemi - che è quello che nessuno finora è riuscito a fare -  stiamo lavorando molto sul lato software, per farli parlare insieme in modo da ottenere la stabilizzazione perfetta al massimo delle performance. 
L’azienda però non si concentra solo su un progetto, ma parallelamente porta avanti nuovi progetti su Marine lighting per una nuova gamma di illuminazioni in collaborazione con lo studio Parisotto-Formenton; stanno andando avanti  nuove gamme di salpancore e miglioramenti in ottica di green design sulla gamma esistente, una nuova serie di eliche di manovra con motori sincroni. I progetti sono tanti ma la  stabilizzazione è il futuro, è un prodotto relativamente nuovo, la cui domanda sta aumentando, è ancora considerato un optional».
Progetti per il 2023?
«Il 2023 è un anno di grande cambiamento abbiamo finalizzato a settembre scorso un’operazione straordinaria che ha visto l’acquisizione del 70% delle quote di Quick da parte di Fondo italiano di investimento e Armonia per sviluppare il made in Italy. Abbiamo costruito insieme un progetto – che stiamo portando avanti - per creare un polo dell’accessoria nautica, all’interno del gruppo Quick, integrato, coerente ad alto valore aggiunto, tramite uno sviluppo interno ma anche tramite l’acquisizione di altre aziende italiane e non. Stiamo spingendo per finalizzare tre, quattro operazioni straordinarie che ci permetteranno di ampliare ancora di più la nostra gamma prodotti e accedere a dei mercati che non stiamo presidiando». 
Nuove assunzioni in vista?
«Si, abbiamo circa 280 dipendenti in Italia, ma abbiamo un progetto con 40 inserimenti a budget su Ravenna, con figure diverse dalla produzione all’assistenza, alla parte amministrativa, al commerciale. Avendo programmato una crescita importante il contesto della forza lavoro è molto importante. Può essere che le assunzioni arriveranno nella seconda parte dell’anno, ma sicuramente continuerà il trend per creare una squadra unita e coesa».
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