Ravenna, Mambelli (Confcommercio): «Abbiamo già perso Omc e Gp di Imola, dobbiamo metterci in pista»
Elena Nencini
Una riflessione forte quella del presidente di Confcommercio provincia di Ravenna, nonché proprietario del ristorante La Gardèla a Ravenna, Mauro Mambelli, che non vuole dimenticare l’alluvione, ma guarda già avanti per un‘estate turistica tutta da vivere: «Le prenotazioni sono un disastro in questi giorni, disdette su disdette. Chiedo a tutti di lanciare un messaggio positivo. Non vogliamo fare finta di niente ma non possiamo continuare a far vedere solo il male di questo territorio, il mare e la zona balneare si sono rimessi a posto. Bisogna che le persone capiscono che ci sono territori che hanno subito danni immensi, mentre Ravenna e altre zone no. E’ necessario per tutti ripartire, ma anche chi ha subìto vuole vedere positivo. Non possiamo buttare a mare tutta la stagione turistica che sta arrivando, non dobbiamo farci ulteriore male».
Ad essere rimasti spaventati dall’alluvione sono stati tanti turisti, Mambelli infatti conferma: «al ristorante ieri mi ha disdetto un gruppo di 22 persone dicendo che non venivano perché ‘l’aria era malsana a Ravenna’. Così arriviamo a 124 disdette. Tra b&b, hotel, ristoranti le cancellazioni sono state centinaia. L’immagine che è stata trasmessa da tante tv e giornali è sbagliata, cercano solo lo scoop. Bisogna che diamo un messaggio positivo: il male lo abbiamo avuto, ma siamo pronti a ripartire. Quest’anno abbiamo già perso Omc e il Gp di di Imola, si tratta di numeri importanti che fanno fatturato alla fine dell’anno. Non siamo cinici, ma l’economia territoriale deve ripartire dopo questo tragico evento e questo sarà un bene per tutto il tessuto produttivo».
Un quadro che a pochi giorni dal primo ponte di giugno non si presenta positivo, conclude Mambelli: «Il 2 giugno è molto scarico, speriamo che, visto che manca ancora qualche giorno, i posti vuoti si riempiano. Ma non c’è paragone con i ponti precedenti: 15 giorni prima eravamo già al completo, è un momento veramente stagnante.
Il Governo deve lanciare un messaggio positivo. Tutti dobbiamo cominciare a parlare in un altro modo, non possiamo minimizzare, è una cosa grossissima, ma dobbiamo ripartire al più presto. Se si ricomincia a lavorare starà bene anche chi ha perso tutto, se no ritorniamo in un altra catastrofe come la pandemia».