Ravenna, l’assessore Randi sull’incubatore al Centro ricerche di Marina: «Un’opportunità green per le giovani start-up»

Emilia Romagna | 05 Novembre 2023 Economia
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Elena Nencini
Collegare le giovani start- up con la ricerca, accompagnarle nel mondo dell’imprenditoria e incoraggiarle a crescere nei campi della blue economy, sostenibilità energetica ed economia circolare sono gli obiettivi del bando aperto fino al 30 novembre (vedi box) indetto dal Comune di Ravenna presso il Centro di Ricerca Ambiente, Energia e mare di Marina di Ravenna.
«Si tratta di una bella opportunità – afferma l’assessora allo Sviluppo economico, Annagiulia Randi – non solo per far conoscere il nostro Centro di ricerca e supportarne le attività, ma anche perché grazie al know how dei laboratori Unibo già attivi in loco nei diversi ambiti delle più avanzate tecnologie per la sostenibilità energetica e ambientale, le start-up potranno formarsi, crescere e far sviluppare la loro giovane azienda attraverso il trasferimento e la contaminazione dei saperi».
Come nasce a Ravenna l’incubatore di impresa?
«Inizialmente l’incubatore di impresa CoLABora era situato in Darsena, un progetto nato nel 2017 dall’assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Ravenna in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), con Eni e la Regione Emilia Romagna. Adesso vogliamo valorizzare  il Centro di Marina proprio per lo sviluppo di imprese tecnologiche e innovative in particolare nei settori della sostenibilità ambientale e decarbonizzazione; sostenibilità energetica e green energy; circular economy; green e blue economy; chimica verde».
Quali sono le linee portate avanti dai laboratori del Centro?
«Ci sono tre indirizzi: quello per la valorizzazione dei rifiuti industriali con il Laboratorio Fip-We@Unibo (“Fraunhofer Innovation Platform on Waste Valorisation and Future Energy Supply”); quello di Enercube sui processi produttivi e il riciclo di componenti e celle di sistemi elettrochimici di accumulo; infine il laboratorio sulla cattura e stoccaggio della CO2. L’obiettivo è sviluppare i temi cari al nostro territorio e creare un’influenza positiva tra laboratori e nuove imprese, con percorsi di formazione di alto livello». 
Quali sono gli obiettivi dell’incubatore di impresa?
«Ospita spazi per l’incubazione d’impresa e il co-working, viene gestito direttamente dal Comune, con la collaborazione di Fondazione Flaminia, come gestore del Tecnopolo di Ravenna mentre le attività di tutoraggio, supporto e animazione dell’incubatore sono coordinate da Cifla. Il Centro ha l’obiettivo di creare relazioni tra il mondo della ricerca pubblica e quello delle imprese locali, regionali, nazionali e internazionali e di rendere il Centro attrattivo per imprese operanti, in particolare, nei settori dell’economia circolare, della sostenibilità energetica e della Blue Economy».
Al Centro di Ricerca di Marina troverà spazio anche una parte del progetto della Casa delle Tecnologie Emergenti?
«Sì, abbiamo vinto un bando grazie ad un accordo con il Comune di Bologna,  che riguarda, appunto, l’avvio di Case delle tecnologie. Si tratta di centri di trasferimento tecnologico con l’obiettivo di supportare progetti di ricerca e sperimentazione, sostenere la creazione di start-up, favorire il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese. Da una parte ci sarà SSAIL (Sicurezza, Sensoristica e Automazione per l’innovazione della Logistica e del Lavoro) con il prof. Violante dell’Università di Bologna per la sicurezza sul lavoro; dall’altra il progetto in accordo con l’Autorità Portuale di Ravenna prevede la progettazione di un gemello digitale dell’area portuale, che potrà essere molto utile per le nostre imprese».

Martinini (Comune Ra) spiega il progetto: «Un programma tailor made per tre imprese innovative»
C’è tempo fino al 30 novembrea per candidarsi al bando rivolto a start-up interessate a candidarsi all’accesso ai servizi offerti dall’incubatore per lo sviluppo di progetti green presso il Centro di ricerca ambiente, energia e mare ubicato a Marina di Ravenna. A spiegare nel dettaglio l’obiettivo del bando e chi può accedervi è Alessandro Martinini, dirigente del Suap (Sportello unico per le attività produttive) del Comune di Ravenna. 
In cosa consiste il bando e a chi è indirizzato?
«Il Comune ha uno spazio di 300 mq all’interno del Centro di Ricerca di Marina - grazie a un contributo regionale, -che ospita tre laboratori dell’università. L’amministrazione comunale ha rilevato il centro di ricerca voluto da Gardini per la ricerca sulle biomasse, insieme all’università di Bologna, e gli ha ridato vita. Il bando è rivolto a 3 giovani imprese tecnologiche e innovative – anche in fase di costituzione, ma che non siano solo una business idea – che avranno accesso a un programma di 18 mesi ritagliato su misura. Vogliamo contraddistinguere Ravenna come capitale dell’energia, della sostenibilità, perciò l’incubatore sarà per i settori di chimica verde, green e blue economy, economia circolare, sostenibilità energetica e  ambientale, decarbonizzazione».
Come pensate di sostenerle?
«Le accompagneremo in tutte le fasi di sviluppo del business, di accesso al mercato, di formazione sull’imprenditoria, se hanno bisogno di capire come iscriversi alla Camera di Commercioe in tanti altri punti». 
Quali sono i benefici di cui possono usufruire le start-up?
«Hanno la possibilità, per 18 mesi, di stare gratuitamente nello spazio del Centro di Marina con desk, computer, connessione wi fi, stampanti, sala riunioni, e di relazionarsi con i laboratori e con tutto il know how di promozione e animazione che fa un tecnopolo, finalizzato e  destinato alla ricerca verso le imprese. Beneficeranno di una rete interna di rapporti e della ricerca dei laboratori dei professori universitari, del sostegno dell’amministrazione comunale, con il community manager che li sosterrà. Inoltre avranno un piano formativo ‘tailor made’ di 10 eventi formativi, oltre a un supporto di tutoraggio a cura di advisory tecnici e stakeholders territoriali, per circa 6/8 ore al mese per ogni start-up per tutta la durata del periodo. Formazione e tutoraggio saranno integrati in un percorso strutturato, con precisi compiti assegnati».
Sono previsti incontri con le aziende?
«Faremo anche una serie di incontri con le aziende del territorio per raccontare cos’è il tecnopolo, quali sono le esigenze di innovazione, di ricerca sulle tematiche indicate. Cerchiamo imprese che mettano in campo innovazione di ricerca e che possano fatturare. Ci piacerebbe avere molta risposta». (e.nen.)

Il bando
Avviso pubblico a presentare candidature per l’accesso delle start-up ai servizi offerti dall’incubatore del Comune di Ravenna ubicato presso il Centro di Ricerca Ambiente, Energia e Mare di Marina di Ravenna. Le domande dovranno essere compilate e sottoscritte dal legale Rappresentante o dal Leader di progetto in caso di impresa non ancora costituita e pervenire entro le 13 del 30 novembre 2023, esclusivamente a mezzo posta elettronica a: sviluppoeconomico@comune.ravenna.it  con il seguente oggetto della comunicazione: «Domanda selezione Start-Up».
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