Ravenna, Gioco d'azzardo, Caccìa (Villaggio globale): «Aumenta la dipendenza, si gioca molto di più online»

Elena Nencini
In aumento la dipendenza da gioco d’azzardo: è questo quello che emerge dai dati dello Sportello Esc, progetto gestito dal 2019 da Villaggio Globale coop. sociale, con il finanziamento e la supervisione del Servizio sociale associato dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi, in collaborazione con il SerT di Ravenna e il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna.
Lo sportello nasce per contrastare le difficoltà sociali, economiche e legali che l’abuso patologico del gioco d’azzardo comporta, una patologia che in Italia è in aumento: nel 2022 sono stati 140 i miliardi di euro giocati dagli italiani, di cui una piccola parte ritorna sotto forma di piccole vincite, ma 20 miliardi sono perdite nette. 
Il Villaggio Globale è una cooperativa sociale con 270 soci, di cui 13 sono dipendenti, che opera in due aree di attività: innovazione sociale e promozione del commercio equo. Ad essere portati avanti dalla cooperativa percorsi partecipativi, cittadinanza attiva, mediazione sociale, coworking. Inoltre dal 2019 gestisce lo Sportello Esc per giocatori compulsivi e familiari, il cui responsabile è Andrea Caccia che ci spiega come funziona e a chi si rivolge.
Caccìa in questi anni quante persone si sono rivolte allo Sportello Esc?
«Tra giocatori e familiari oltre 100 persone: solitamente i primi a chiamarci sono i familiari  che convincono poi il giocatore a venire da noi».
Quali sono i giochi più ‘attraenti’?
«Inizialmente erano le slot con le musiche, le luci e l’isolamento in cui sono spesso ubicate le macchine che ti spingono a tornare. Adesso invece stiamo notando una diversificazione anche del giocatore: non più solo l’uomo adulto, ma anche donne giovani, anziani e in particolare un aumento dei giochi online. Si continua naturalmente a comprare i gratta e vinci che vengono comprati a mazzi così come il bingo considerati solitamente innocui, ma non è così».
Cosa offre lo sportello Esc?
«Cerchiamo di essere utili mettendo in contato i giocatori con tutta la rete di servizi che va dal Sert ai Giocatori anonimi, a tutte le associazioni che si occupano di gioco compulsivo. Poi si possono fare due percorsi uno con la psicologa di sostegno e uno con 2 avvocati per le problematiche inerenti a debiti, ma anche alla tutela dei parenti, ai problemi legati a separazioni e conflitti che nascono in questa situazioni».
Come si svolge la richiesta di aiuto?
«Il primo aggancio viene stabilito solitamente per telefono, poi viene preso un appuntamentodi persona dove il giocatore parla: è un momento doloroso ma liberatorio. Diverse volte mi sono sentito dire “Finalmente l’ho detto”: comunicarlo è la prima forma di concettualizzazione, solo così possiamo partire per accogliere il dolore e passare all’azione prima possibile. I percorsi proposti sono solitamente di breve durata, alcune settimane o pochi mesi». 
Spesso i giocatori e i loro familiari si ritrovano in situazioni debitorie importanti, cosa si può fare?
«All’interno dello sportello operano anche due legali, un’avvocata penalista e uno civilista, per offrire tutela sia ai giocatori che ai familiari. Viene elaborato così un piano di rientro dei debiti che sia sostenibile in base ai diversi casi. Si può usufruire anche di prestiti a tasso agevolato dalla Caritas regionale  e dalla fondazione San Matteo. Inoltre esiste un fondo antiusura dello Stato che serve per contrastare i suicidi da indebitamento. In tutte le situazioni difficili esistono delle vie di uscita. E’ difficile arrivare al sommerso, a chi si vergogna, a coloro che pensano di non avere bisogno di essere aiutati. E’ molto importante il ruolo dei familiari, degli amici, dei colleghi e anche dei datori di lavoro. Non bisogna lasciare solo il giocatore».

Contattare lo sportello Esc
Lo sportello è operativo martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18 in via Venezia 26. Si accede solo su appuntamento. Per contatti: 342/7454232 – sportelloesc@comune.ra.it – www.sportelloesc.ra.it.