Ravenna, De Lorenzi: «Demolizione capanni in stand by. Respinta la richiesta di partecipare alla Conferenza dei servizi»

Emilia Romagna | 22 Novembre 2024 Cronaca
ravenna-de-lorenzi-demolizione-capanni-in-stand-by.-respinta-la-richiesta-di-partecipare-alla-conferenza-dei-servizi
Elena Nencini
Una tradizione nata nell’800 quella dei capanni balneari sul litorale romagnolo, con l’usanza, durata fino agli anni’80 del secolo scorso di montarli a maggio e smontarli a settembre. Marino Moroni, presidente della Pro loco di Marina di Ravenna, sottolinea come si tratti di «Una caratteristica del territorio, per questo i capanni vanno preservati. Io stesso andavo da bambino nei capanni sulla spiaggia, avevamo anche il moscone. E’ cambiata sicuramente la stagionalità della spiaggia: una volta a settembre si smontava tutto, le regole erano quelle. Era un rito: all’inizio dell’estate andare in spiaggia e montare i capanni che si smontavano alla fine della stagione. Sono una tradizione da salvare come i capanni da pesca o da diga. Si tratta di una struttura che fa parte della storia di Marina di Ravenna: andrebbero assolutamente salvaguardati».
La polemica si è aperta il 31 gennaio 2024 quando lo Sportello Unico delle Attività Produttive ha emesso un’ordinanza che ha imposto la demolizione totale dei capanni entro il 30 aprile. Dopodichè la Giunta comunale il 27 febbraio ha  disposto che il servizio Ambiente producesse, sui capanni stessi, una Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca) al fine di individuare le posizioni concessionabili’ e che sipredispongesse un bando per l’individuazione di un soggetto giuridico senza fini di lucro, che mantenga viva la tradizione dei Capanni Balneari. Il 10 aprile l’abbattimento dei capanni è stato differito al 20 settembre 2024, termine ultimo della pratica il 9 dicembre. La demolizione dei capanni dovrebeb avvenire entro 90 giorni, pena una sanzione di 10mila euro fissata per chi non rispetta l’ordinanza. Nel frattempo l’iter  deve passare per la Conferenza dei Servizi.

DE LORENZI (ASS.CAPANNISTI): «STIAMO FACENDO IL POSSIBILE»
Giorgio De Lorenzi, presidente dell’associazione Capannisti balneari, rimarca: «Siamo in diversi a parlare dei capanni, alcuni anche non a nome dell’associazione. Noi cerchiamo di portare avanti i diritti di tutti i capannisti e stiamo facendo tutto il possibile, seguendo la linea decisa in assemblea. Ci dissociamo dalla lettera inviata a nome dei capannisti balneari (vedi box), non siamo noi, cerchiamo di lavorare in sinergia con l’amministrazione e tutti i nostri associati. Adesso i capanni sono circa 70, alcuni sono stati già abbattuti dai proprietari durante quest’anno appena è uscita l’ordinanza». De Lorenzi racconta di come: «La richiesta fatta per essere presenti alla Conferenza dei servizi  per la Vinca è stata rifiutata in quanto ”Si svolgerà in modalità asincrona che non prevede terzi”. Adesso aspettiamo che la Conferenza si pronunci e dica cosa dobbiamo fare. Anche perché in questa situazione non possiamo fare nulla, nemmeno opere di manutenzione sui capanni. Una volta i capanni si smontavano a settembre si portavano a casa e si aveva il tempo di pulirli, e verniciarli in maniera che tornassero nuovi a maggio quando venivano riportati in spiaggia». Anche De Lorenzi ha un capanno: «Lo fece mio padre con i suoi migliori amici nel 1964, uno faceva proprio il falegname, vicino al bagno Mocambo, poi lo spostarono. Abbiamo fatto anche i piani di recupero, vari studi, ma i nulla osta non ci sono stati dati. Purtroppo adesso il capanno non posso nemmeno riverniciarlo, è in una situazione disastrosa, ma al Comune risulta che dal 2001 non c’è più la concessione demaniale nonostante noi abbiamo continuato a pagarla in tutti questi anni. Peccato perché avremmo tanti progetti per poter utilizzare  i capanni insieme ad altre associazioni. Aspettiamo adesso cosa deciderà il Comune sull’abbattimento».

SANTARELLA (ITALIA NOSTRA): «UN VALORE PER IL PAESAGGIO» 
Francesca Santarella, presidente di Italia Nostra sezione di Ravenna, sottolinea come i capanni balneari: «Siano un valore del paesaggio, della tradizione. Non si è capita la motivazione dell’ordinanza di abbattimento e si è scoperto che da 23 anni i capanni sono abusivi, in quanto manca  la concessione. Com ese fossero delle baracche fatiscenti e non i pittoreschi manufatti storici baluardi di tutela per le dune; capanni che persino il Comune di Ravenna posta con vanto, come se nulla fosse, da anni sui suoi social. L’ordinanza di demolizione dei capanni doveva avvenire in pieno periodo di riproduzione della fauna selvatica e abbiamo chiesto di indire una Conferenza dei servizi. Il Comune ha cominciato allora a parlare di Vinca, ma la Valutazione di incidenza ambientale deve essere richiesta per i nuovi progetti previsti in aree di pregio ambientale». Inoltre continua Santarella: «In luoghi come la foce del Bevano, cioè ambienti incontaminati, la demolizione è necessaria, ma in luoghi antropizzati, dove non si era mai parlato di ‘obbligatorietà’ di demolizione non si capisce la presa di posizione dell’amministrazione, anche perchè accurate relazioni documentate hanno dimostrato che i capanni costituiscono un presidio puntuale che ha consentito il mantenimento e la crescita delle dune, la nidificazione delle specie e la tutela degli ambiti antropizzati, i quali, come purtroppo si sa, sono facilmente soggetti a degrado».
Conclude la presidentessa di Italia Nostra: «Sono capanni storici, rappresentano un modo di vivere la spiaggia che non esiste più, oltre ad essere dei manufatti che piacevoli da vedere: non bisogna lasciare posto al criterio  con cui, in ultima analisi, tutti i capanni potranno in un futuro essere abbattuti: basta che se ne dichiari non il loro valore storico, ma la loro incompatibilità ambientale».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-emilia-romagna-ravenna-de-lorenzi-demolizione-capanni-in-stand-by.-respinta-la-richiesta-di-partecipare-alla-conferenza-dei-servizi-n47659 004
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione