Ravenna, da sabato 14 l’attesa Biennale del mosaico contemporaneo, gli effetti sul turismo in città

Elena Nencini - La Biennale del mosaico contemporaneo deve ancora spiegare le ali: a qualche giorno dall’inizio, in concomitanza con la Notte d’oro, siamo andati a sentire i pareri degli operatori sulla manifestazione, ma non è ancora tempo di bilanci anche se sono tutti fiduciosi.
Il consorzio Ravenna Incoming, che ha vinto il bando per la promozione integrata e la commercializzazione dei prodotti turistici del territorio del Comune di Ravenna, con la gestione dei servizi turistici, dei punti d’informazione e accoglienza turistica, delle attività di promozione integrata e del trattamento ed elaborazione dei dati statistici relativi alle strutture ricettive del territorio, ha aperto da pochi giorni il nuovo punto informativo accanto allo Iat di piazza San Francesco (vedi foto), e ha appena pubblicato sul sito tutti i servizi aggiuntivi alla Biennale.
Gilles Donzellini, presidente di Ravenna Incoming, racconta: «stiamo vendendo già delle visite guidate, è un’occasione importante per la nostra città, la Biennale offre un’opportunità significativa a Ravenna per risaltare. Anche se sicuramente l’evento dovrà essere sviluppato. Nel nostro nuovo spazio in piazza San Francesco ospitiamo delle opere della Biennale per enfatizzare il mosaico (opere di Davide Medri e Marco De Luca nda). Per quello che riguarda i croceristi per i quali forniamo il servizio di transfer possono usufruire di tutte le nostre visite guidate per la Biennale, anche se la stagione delle crociere ormai è arrivata alla fine».
Ad entare nel dettaglio delle offerte è la direttrice del consorzio Francesca Ferruzzi: «Sul nostro sito, c’è una sezione dedicata alla Biennale: offriamo visite guidate in italiano e in inglese sia alla mostra di Burri e alla collezione dei mosaici contemporanei, che ai luoghi della Biennale, a cui si aggiungono anche le visite per bambini e famiglie con i laboratori grafici. Inoltre proponiamo la domenica i laboratori di mosaico - sia per bambini che per adulti o famiglie - con una tariffa promozionale e visita ai laboratori della città. Adesso stanno arrivando le prime prenotazioni per le visite guidate alla mostra di Burri: sarà un lavoro interessante per i prossimi tre mesi, bisogna solo migliorare le tempistiche».

BERARDI: «BIENNALE OGNI DUE ANNI, 50 SOC AIMC IN CITTÀ»
Rosetta Berardi, presidente dell’Aimc (Associzione internazionale mosaicisti contemporanei), nonché curatrice insieme a Maria Grazia Marini della mostra Opere dal mondo, la luce e il nero dell’oro, ai chiostri francescani, sottolinea: «Per partecipare alla mostra i nostri soci devono passare una selezione: quest’anno erano 75 gli artisti, abbiamo sscelto 31 opere da 18 paesi, tra cui Cina, Brasile, Grecia. Il tema di quest’anno era Burri e molti artisti lo hanno potuto conoscere meglio, i risultati sono stati interessanti. A Ravenna arriveranno la metà dei soci dello scorso anno: nel 2023 erano 110 ad essere venuti per la Biennale e per partecipare al congresso Aimc. Muoversi ogni anno da parti molto lontane del mondo è impegnativo economicamente, anche per le spese di spedizione delle opere, è meglio che la Biennale torni ad essere ogni due anni».

DONATI: « TEMPI DI COMUNICAZIONE 
NON SONO STATI ADEGUATI»
E’ dispiaciuto Filippo Donati, proprietario dell’Hotel Diana, perché il gruppo di mosaicisti israeliani che avevano prenotato per la Biennale a causa della guerra ha dovuto disdire la propria prenotazione (vedi box pag.5): «Mi è pianto il cuore a pensare ai motivi della disdetta, ma per loro era impossibile volare e lasciare il paese, oltre al fatto di avere dei figli riservisti. Qualche altra prenotazione è comunque arrivata per la Biennale, c’è interesse. Unico appunto è la comunicazione: va fatta prima, non si può presentare tutto il programma 8-10 giorni prima se vogliamo avere un riflesso importante sul turismo italiano e internazionale. La Biennale sarà una kermesse che solo Ravenna è autorizzata a fare, ma bisogna avere tempi di comunicazione all’altezza». 

CALISESI: «SIAMO FIDUCIOSI, BISOGNA LAVORARE PER TEMPO»
Raffaele Calisesi, presidente di Federalberghi Ravenna, e gestore dei Galletti Abbiosi ancora non è in grado di fornire qualche dato di interesse per la Biennale: «Stiamo vedendo tante richieste, ma fai fatica a sapere al momento se si è mosso qualcosa, lo potremmo sapere da sabato prossimo e fare un primo bilancio tra un paio di mesi. Sono soddisfatto del nuovo direttore del Museo d’arte della città e dirigente dell’ufficio cultura del Comune, Roberto Cantagalli: la Biennale è stata promossa con largo anticipo e quindi siamo fiduciosi nel suo operato, anche perché si dovrebbero aprire nuove iniziative. Ravenna ha bisogno di migliorare incoming e settore turistico: l’assessore al turismo continua a parlare di dati che noi non vediamo. Siamo ancora sotto come presenze rispetto al 2019. quest’estate se non c’erano le crociere c’era da impiccarsi. Dopo l’alluvione  invece le crociere hanno fatto la differenza». 
Calisesi è comunque ottimista per la Biennale: «Il comparto mosaico è uno dei nostri punti di forza, ma dobbiamo migliorare gli eventi nella stagione estiva e rivitalizzare delle zone depresse della città come quella tra via Carducci, via di Roma e via Guaccimanni. È sempre centro storico e merita di essere valorizzato, ma tutte le attività sono chiuse, adesso con la nuova illuminazione del cosiddetto palazzo di Teodorico l’aspetto migliorerà, ma la nostra amministrazione deve investire di più per la promozione».