Ravenna, Ceroni (Bosi Maramotti): «39 anni pieni di attività. E’ necessario ritrovarsi»
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Elena Nencini
Rinnovata ad agosto la convenzione tra il Comune di Ravenna e l’Università Giovanna Bosi Maramotti per la formazione permanente degli adulti di Ravenna, che festeggia il 39esimo anno di attività.
Un’associazione di volontari che punta alla vita sociale e culturale della città e del territorio, ripronendo, specie dopo l’esperienza dell’alluvione, momenti di dialogo, di confronto, di ascolto, su temi del nostro contemporaneo, ma non solo.
«Quella della Bosi Maramotti è sicuramente una delle attività, oltre che delle più longeve, più interessanti del nostro panorama – sostiene l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia –. Da tanti anni è in grado di cogliere e rispondere con grande vivacità organizzativa a un bisogno sempre più presente nella nostra comunità: quello di coltivare percorsi di conoscenza, approfondimento e formazione aperti a tutti e a tutte, in una dimensione inclusiva, trasversale e capace di offrire importanti e qualificate occasioni di socialità».
A spiegare i corsi e le attività della Bosi Maramotti è il presidente Guido Ceroni.
Ceroni, come sta andando?
«Stiamo partendo molto bene, dal 18 settembre abbiamo già avuto 243 iscrizioni, di cui 146 sono rinnovi ma ben 97 sono nuove iscrizioni. L’anno scorso, nello stesso periodo, avevamo fatto la metà dei numeri, il covid ha pesato molto su di noi, ma adesso stiamo ripartendo con grande entusiasmo. Il nostro pubblico è per la maggior parte femminile, di questi 243 associati 165 sono donne e 97 uomini, con un‘età sui 65 anni».
Che tipo di offerta formativa proponete per quest’anno?
«Sono 56 i corsi proposti, dalla storia all’arte, alle scienze, agli stili di vita, la musica, ma non mancano i corsi di lingua inglese e di giapponese. Lo scorso anno avevamo toccato quota 429 associati, ma quest’anno speriamo di fare meglio, anche perché l’offerta è molto varia. Stiamo incentivando il passaparola e prestiamo molta attenzione ai social».
Novità nel programma?
«Alcune tematiche sono proposte per la prima volta, ad esempio, l’Europa e il Cyber bullismo, mentre riprende la collaborazione con il forese. In collaborazione con il Consiglio territoriale di Sant’Alberto sarà svolto un corso sull’adolescenza, un percorso di riflessione che interessi non solo gli adolescenti, ma anche e soprattutto le famiglie e gli adulti che devono rapportarsi con i giovani. Inoltre, l’Università organizza dieci conferenze pubbliche, “I pomeriggi del gufo”, da novembre a marzo 2024w al Museo d’arte della città di Ravenna e alla Biblioteca Classense durante le quali saranno affrontate tematiche storiche, sociali e di attualità, come San Francesco, l’intelligenza artificiale, la cybersecurity, il mondo russo. La conferenza inaugurale sarà tenuta sabato 18 novembre, alle 10, nella Sala Muratori, da Elsa Signorino e avrà per tema “La leadership femminile, tra storia e diritti delle donne”».