Ravenna, Bovo (ceo Alma Petroli): «Investiremo altri 45 milioni entro il 2026, arriveremo a 100 dipendenti»

Emilia Romagna | 10 Settembre 2022 Economia
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Elena Nencini - E’ una vera eccellenza in Europa, come dimostra il fatturato che supera i 100 milioni di euro, Alma Petroli - considerata  la più importante realtà europea nel settore dei bitumi - ha inaugurato nello stabilimento di  Ravenna la nuova unità per la produzione di bitume modificato, un prodotto per pavimentazioni stradali ad alta performance e durabilità, con benefici in termini di riduzione delle emissioni acustiche e dei consumi. Alma Fastdraining è il prodotto di punta e la scommessa sul futuro sostenibile, rivolto a mercati italiano ed europei.
Un investimento di circa sei milioni di euro per l’azienda: 30 ton\ora di capacità produttiva, tre serbatoi da 90 mc per le diverse qualità di prodotto finito che il mercato richiede e una successiva espansione già progettata con altrettanti serbatoi da 90 mc.
L’azienda può contare su una capacità di stoccaggio di bitume base già attiva per ottimizzare le diverse produzioni su tutta la gamma dei bitumi, un impianto completamente automatizzato, e un team di operatori, sia in campo che in laboratorio, dedicati al 100% alla produzione e al controllo qualità del bitume modificato.
Sergio Bovo, ceo di Alma Petroli, ha evidenziato come con questo investimento l’azienda completi il proprio portafoglio di bitumi, arrivando ad offrire una gamma unica in Europa di un prodotto altamente sostenibile in quanto totalmente riutilizzabile.
Bovo, Alma Petroli continua ad investire sull’impianto di Ravenna e su un nuovo prodotto?
«Con il nuovo impianto, Alma Petroli completa il proprio portafoglio di bitumi, offrendo il cosiddetto PMB (Bitume modificato con aggiunta polimerica), prodotto di alta gamma per pavimentazioni stradali ed usi industriali che garantisce prestazioni elevatissime a livello di durata, consumi energetici, comfort. In particolare, Alma Fast Draining, da noi registrato dopo anni di ricerche, rappresenta il prodotto di punta di una gamma molto sostenibile (interamente riutilizzabile)».
In questo difficile scenario economico come sta andando l’azienda?
«Lo scenario è estremamente complesso, nessun parametro economico finanziario è anche solo lontanamente paragonabile a quanto eravamo abituati pre Covid. In due anni abbiamo vissuto la pandemia, lo shock dei prezzi dell’energia (iniziato ben prima dell’invasione russa in Ucraina), la guerra in Europa. E’ innegabile che tutto questo generi molta incertezza; si pensi al fatto che la bolletta energetica di Alma Petroli è passata da circa 300 mila euro al mese a quasi 3 milioni di euro al mese! L’azienda è comunque economicamente è finanziariamente solida ed ha risposto alle estreme difficoltà del periodo con diversificazione di prodotti e mercati. Stiamo lavorando all’efficientamento energetico ed abbiamo avviato le interlocuzioni con i ministeri competenti per potere utilizzare nei nostri processi combustibili diversi dal metano. Va sottolineato come il costo dell’energia che paghiamo sia decuplicato rispetto al primo trimestre 2021, il costo delle nostre materie prime è raddoppiato ma il prezzo dei bitumi in Italia è salito del solo 60 %».
I nuovi progetti di Alma Petroli?
«Alma Petroli ha un piano di investimenti che ci porta ad investire circa 45 milioni nel periodo 2021-2026. Per quanto riguarda gli asset, ci riferiamo in particolare al revamping dei principali impianti di distillazione, ad investimenti in efficientamento energetico, all’adeguamento ed integrazione dell’area e dei serbatoi acquisiti all’interno del sito petrolchimico integrato di Ravenna. A questi si aggiungono investimenti nello sviluppo delle persone. Alma Petroli ha anche allo studio progetti in materia di diversificazione e sostenibilità». 
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