Ravenna, Bellomi (Sat.C.S.): «Puntiamo a Veneto e Adriatico,  la sfida è avere il personale giusto»

Emilia Romagna | 07 Aprile 2023 Economia
ravenna-bellomi-sat.c.s.-puntiamo-a-veneto-e-adriatico-la-sfida--avere-il-personale-giusto
Elena Nencini
Il decreto Blocca-trivelle ha messo in difficoltà tutto il settore dell’offshore che nel mare Adriatico ha, per l’Italia, una delle sue principali fonti di approvvigionamento; un mondo intorno al quale si muove un indotto importante come dimostra una società come la Satellite Communication Services (Sat.c.s), con sede operativa a Ravenna, che progetta, configura e gestisce sistemi e reti di telecomunicazioni pensati proprio per le piattaforme di estrazione gas. Stefano Bellomi, vice presidente servizi tecnici della società, racconta di cosa si occupa l’azienda e della necessità di personale specializzato.
Quali sono le attività di Sat.C.S?
«Satellite Communication Services offre servizi di telecomunicazione e manutenzione tecnica per il mercato oil & gas. E’ attiva da oltre 20 anni con sedi a Ravenna e a San Donato Milanese, ed una struttura tecnica di circa 15 collaboratori specializzati. Il mare Adriatico è certamente il principale mercato, laddove le numerose piattaforme di produzione gas richiedono costante servizio di assistenza e manutenzione alle loro infrastrutture, nonché un servizio di pronto intervento h24 in caso di guasti».
Pandemia, guerra, crisi energetica quale di questi problemi ha influito sul vostro lavoro?
«Lavorando nel settore energia, pur nella nostra piccola scala, siamo esposti alla pianificazione nazionale in materia di approvvigionamento energetico e quindi alla politica. Se durante il governo Lega-5 Stelle sembrava che per il nostro settore non ci fosse alcun futuro, dal governo Draghi in poi lo scenario sembra essere cambiato, e sebbene non si vedano ancora nuovi progetti sul terreno, certamente le aspettative sono di un ampliamento delle aree di lavoro verso il settore Veneto ed un possibile arrivo in Adriatico di sistemi di generazione elettrica di tipo non convenzionale».
Nel settore offshore spesso manca personale specializzato, come siete messi?
«Il reclutamento di nuovo personale rappresenta per noi al momento la sfida più importante. Vuoi per la riduzione delle dimensioni del mercato, vuoi per un cambio di mentalità legato forse alla passata pandemia, dalla nostra finestra di osservazione il lavoro in piattaforma non sembra più essere un ambizioso punto di arrivo per i giovani che intervistiamo. Se da un lato gli aspetti di innovazione tecnologica e sicurezza possono rappresentare un elemento gratificante per le aspettative dei giovani alla ricerca di una carriera nel mondo della tecnologia, è altresì vero che il lavoro sulle piattaforme è fatto di trasferte, viaggi, assenze da casa e non ultimo incarichi di alta responsabilità e quindi causa di stress, elementi che oggigiorno pesano in maniera importante sulle scelte di coloro che stanno costruendo il proprio futuro. Quindi anche noi come azienda ci stiamo muovendo su un terreno finora poco esplorato, alla costruzione di percorsi formativi a 360 gradi, partendo da giovani senza alcuna precedente esperienza specifica, con investimenti che in passato si convenivano solo alle grandi realtà industriali».
Progetti per il futuro, in particolare per la sede di Ravenna?
«Per il futuro c’è ottimismo. Siamo sopravvissuti all’era dell’incompetenza, ai signori del no, ed alla fin fine ci si è convinti che questo Paese ha sempre più bisogno di energia, possibilmente a basso impatto ambientale, prodotta da noi e non acquistata da altri. Il mondo offshore rappresenta un’importante miniera per raggiungere questi obbiettivi e il lavoro in piattaforma è un lavoro vero che alla fine ritornerà anch’esso al centro delle ambizioni dei giovani tecnici di talento».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-emilia-romagna-ravenna-bellomi-sat.c.s.-puntiamo-a-veneto-e-adriatico-la-sfida-e-avere-il-personale-giusto-n38127 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione