Ravenna, Bagnara (Linea Rosa). «No alla violenza di genere domenica 24 la Pink Ranning»

Elena Nencini
Saranno oltre 2000 gli atleti/e e gli appassionati/e che si metteranno le scarpe da ginnastica per correre - ma anche camminare – la Pink Ranning domenica 24 settembre, un evento giunto alla terza edizione per lanciare un messaggio forte nella lotta alla violenza sulle donne.
Sport e sociale si uniscono in questa corsa – organizzata da Ravenna Runners club insieme all’associazione Linea Rosa - che presenta due percorsi da 5 oppure 10 km, con partenza dalla darsena, per proseguire verso il parco di Teodorico.
Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners club sottolinea: «Ci aspettiamo una partecipazione molto numerosa. L’anno scorso toccammo quota 2400. Le discriminazioni, la lotta alla violenza e i diritti sono temi per i quali vale la pena di battersi sempre».
A raccontare l’ultimo anno di Linea Rosa e del lavoro svolto è la presidente Alessandra Bagnara.
Per lo spot la scelta è caduta su un personaggio conosciuto come Antonio Casanova perchè?
«E’ importante che un uomo ci abbia messo la faccia, la violenza non è solo un problema delle donne, è agito spesso dagli uomini, ma è importante che gli stessi uomini sostengano questi eventi».
Chi sono le donne che si rivolgono a Linea Rosa?
«La metà delle donne ha tra i 30 e 49 anni, un dato consolidato negli anni. Il 30% è di nazionalità straniera, il 70% delle donne che accogliamo sono italiane».
Che tipo di strutture gestite?
«Grazie alla convenzione con i Comuni di Ravenna, Cervia e Russi gestiamo 5 case rifugio ad indirizzo segreto per donne in pericolo di vita, che, nel solo 2022, hanno ospitato 18 donne e 24 bambini. Sono numeri importanti per una città come la nostra».
Qual è il profilo dei maltrattanti?
«Nell’80% dei casi sono uomini con una relazione affettiva con le vittime, solitamente il partner o l’ex. Le forme di violenza esercitate sono di diverso tipo e consolidate nel tempo, da quella fisica a quella psicologica, a quella assistita cioè quella che coinvolge i figli. La violenza sulle donne è un fenomeno estremamente radicato ed è fondamentale la sensibilizzazione e la prevenzione per contrastarlo. Per questo è importante la Pink Ranning».
I fondi raccolti lo scorso anno alla manifestazione come sono stati impiegati?
«La violenza assistita è quella che vivono bambini e bambine che assistono alla violenza domestica e che può portarli a diventare a loro volta uomini manipolatori, violenti oppure le bambine possono diventare donne vittime di violenza. Con il ricavato dello scorso anno sono stati organizzate delle attività ludiche, ricreative rivolte sia ai figli che alle madri per dare quanti più aspetti di normalità possibile nel loro quotidiano».
Un nuovo fiore si va ad aggiungere al monumento in piazzetta Renato Serra?
«Si, il monumento è nato nel 2009 in occasione della Staffetta Nazionale di Donne contro la violenza sulle Donne promossa dall’Associazione Unione Donne in Italia (Udi), in collaborazione con il centro antiviolenza Linea Rosa di Ravenna e gruppi femminili e femministi della città, e rende omaggio a tutte le vittime del nostro territorio. Nel linguaggio dei fiori, il giglio bianco è simbolo di purezza, innocenza e candore, ma anche fierezza e orgoglio. Ogni giglio bianco rappresenta una vita spezzata. Aggiungeremo un ottavo fiore dedicato a Maria Ballardini uccisa lo scorso anno dal marito».

Info utili per domenica 24
E’ possibile iscriversi anche all’ultimo momento. La partenza è prevista alle ore 9.30 dall’area antistante la sede dell’Autorità Portuale di Ravenna per due percorsi ai quali iscriversi preventivamente online (maratonadiravenna.com) entro il 22 settembre: 5 km oppure 10 Km che si snoderanno nell’area circostante, in particolare tra la Darsena di Città e il Parco Teodorico, due luoghi bellissimi che richiamano normalmente runner e camminatori/camminatrici. Oppure, sarà possibile effettuare l’iscrizione anche nel villaggio allestito in Autorità Portuale nei giorni di sabato 23 dalle ore 9.30 alle 18 e il giorno dell’evento dalle ore 7.15 alle 9.

Il mago Casanova: «Un uomo è uno scudo»
Testimonial della Pink Ranning di quest’anno, e protagonista dello spot, è il mago Antonio Casanova, ravennate doc, che ha sottolineato: «Il senso è molto chiaro, i social vanno benissimo in questo momento storico perchè i ragazzi li guardano, ma non li ascoltano, per questo nello spot si legge che “Un uomo deve essere uno scudo non un’arma”. Il modo di essere supereroi è proprio partecipare a questa manifestazione e mettersi una maglia per contrastare la violenza sulle donne. Ho una particolare sensibilità perché ho due figlie piccole,poi c’è mia moglie e due cocker femmine. Il lavoro nelle scuole è fondamentale perché i ragazzi devono imparare cos’è l’amore. Quando si dice che un uomo ha ammazzato una donna per amore non è vero. Bisogna insegnare loro cos’è l’amore e aprirli ad un nuovo umanesimo perchè ne abbiamo bisogno».