Ravenna, 100 opere per l’Accademia con la mostra «I’m a mosaic!» al Museo d'arte della città
Elena Nencini
100 opere per raccontare i 100 anni dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna: si potrebbe sintetizzare così la mostra «I’m mosaic! Da Severini, Sironi e Fontana a Paladino, Plessi e Samorì» che si sviluppa al primo e secondo piano del Museo d’Arte della città di Ravenna (Mar) e che resterà aperta fino al 12 gennaio.
La mostra, a cura di Paola Babini, Giovanna Cassese, Emanuela Fiori e Giovanni Gardini, ripercorre attraverso un viaggio nell’arte del XX e XXI secolo, alcune tappe fondamentali della storia della Scuola di Mosaico dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna nell’anno del suo centenario (1924 – 2024).
E’ l’occasione per approfondire il percorso permanente ospitato al piano terra del Mar sui mosaici moderni e contemporanei, la mostra è composta da 8 sezioni che ripercorrono alcune tappe fondamentali della rinascita del mosaico in città: dalle grandi opere degli anni ’30 con artisti come Mario Sironi, Massimo Campigli, Gino Severini, passando per la nascita della Scuola di Mosaico dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, nel 1924, con alcuni deliziosi acquerelli del disegnatore Alessandro Azzaroni realizzati agli inizi del ‘900 quando la campagna di restauri lanciata dal soprintendente Corrado Ricci getterà le basi per una conoscenza approfondita dei mosaici dei più importanti monumenti di Ravenna. La nascita del Gruppo Mosaicisti, nel 1948, porta ad un nuovo periodo di splendore aprendosi a nuovi contesti e poetiche artistiche. le collaborazioni con artisti del calibro di Afro, Riccardo Licata, uno spettacolare Aldo Mondino con «Tappeti stesi» creano nuovi scenari e nuove strade per il mosaico, che si contamina con le Transavanguardie di Sandro Chia, Mimmo Paladino e Enzo Cucchi: intensa l’opera di Nicola Samorì che ‘piega’ le regole del mosaico antico alle proprie esigenze nel suo «Ritratto neoclassico».
Le possibilità del mosaico nel campo della grande decorazione trovano nuovo slancio con la rinascita dell’arte pubblica degli ultimi tre decenni del secolo scorso come i progetti per le Stazioni dell’Arte della Metropolitana di Napoli,. E ancora Roma, con il mosaico di Mimmo Paladino dell’Ara Pacis che torna alle radici della cristianità. In mostra la grande decorazione a mosaico negli spazi pubblici è documentata dai video realizzato da Roberto Morellini.
Non si poteva non dedicare una stanza all’Accademi di Belle Arti di oggi con opere degli attuali docenti di mosaicocome Silvia Naddeo, Leonardo Pivi, Marco Santi, Daniele Stradae workshop realizzati con la collaborazione di artisti come CaC03, Marco De Luca, Flavio Favelli. Il catalogo è di Danilo Montanari Editore Ravenna.