Post Alluvione, a Imola concluso l’intervento sul Sillaro, dalla Regione ben 10milioni di euro e sette cantieri per rimmetere in ordine le zone toccate dal corso d'acqua
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Circa 100mila metri cubi di terra rimossi dalle golene del Sillaro, per accrescere la capacità di espansione delle acque del fiume in caso di piena. Si è concluso nei giorni scorsi, nell’imolese, un importante intervento di somma urgenza finanziato dalla Regione con circa 670mila euro e curato dall’Ufficio territoriale di Bologna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. “Il cantiere aveva l’obiettivo di migliorare l’efficienza del torrente a valle dell’area colpita dall’alluvione di maggio- spiega Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile-. A poco più di otto mesi da quel tragico evento, sale così a sette il totale delle opere realizzate per la sicurezza dei territori bagnati dal Sillaro, con un investimento complessivo di 10 milioni 700 mila euro”. I lavori appena conclusi hanno permesso di abbassare le golene nelle aree demaniali e risezionare il tratto di torrente, per connettere la piana adiacente al corso d’acqua e ricreare le condizioni morfologiche favorevoli a un invaso in caso di piena. Parte del materiale prelevato è stato utilizzato per la sistemazione e il rafforzamento degli argini: 90mila metri cubi di terra sono serviti a ricostruire le difese del torrente Idice, in località La Motta di Budrio, dove tra l’altro è crollato l’omonimo ponte. Si è inoltre proceduto alla rimozione della vegetazione lungo il tratto interessato dai lavori e nel perimetro a valle, al fine di migliorare l’efficienza idraulica. Tutte queste opere, nei mesi scorsi, sono state precedute dal ripristino degli argini danneggiati dalla forza dell’acqua nei giorni dell’alluvione.