L’Emilia Romagna Festival e non solo riempiono di musica anche agosto

Tradizionalmente meno ricco rispetto a quello di luglio, il calendario degli eventi di agosto 2020 compensa la difficoltà a muoversi con eventi di ogni genere, tra i quali il settore della musica classica è ben rappresentato (e lo si era detto fin dai giorni in cui pareva che l’estate della musica sarebbe stata desertizzata). L’Emilia-Romagna Festival è il cartellone più ricco (e in agosto lo è sempre stato), con eventi di richiamo in tutta la Romagna, ma anche appuntamenti più di nicchia.
Tra questi quello che apre il periodo più vacanziero dell’anno sabato 8 nel cortile delle scuole di Bubano, dove jazz e musica da camera si incontreranno nella serata «I Got Rhythm: in crossover tra classico e jazz» con l’ensemble Toscanini impegnato in un repertorio a cavallo tra i generi e imperniato su autori poco noti come Mike Mower, Nikolai Kapustin e Claude Bolling.
Il nome più noto che suonerà in Romagna in queste settimane è però senz’altro quello del pianista Ramin Bahrami, che lunedì 10 alle 21 nel chiostro del Carmine di Lugo presenterà dal vivo i brani del suo recente cd «Malinconia». «Un album per ricordare le meraviglie che ci appartengono», così, lo racconta il pianista che riparte dalla sempiterna passione per Bach (in programma nel finale, con la Partita n. 3 in la minore BWV 827) per esplorare suggestive e (naturalmente) malinconiche composizioni di Scarlatti, Chopin, Rachmaninov, Skrjabin, Mompou, Sibelius e Liszt. Ma se Bahrami volete proprio ascoltarlo su Bach e solo su di lui, il pianista tornerà in Romagna giovedì 27 agosto, alle 21.30 all’arena San Domenico di Forlì, dove, sempre per l’Erf, suonerà ancora una volta le monumentali Variazioni Goldberg.
Il 14 alla chiesa dei Salesiani di Faenza di nuovo Bach sarà virtualmente protagonista del concerto del violoncellista Debis Burioli, impegnato anche in una suite di Gaspar Cassadò, mentre la sera prima, giovedì 13, chi avesse voglia di recarsi a Comacchio potrebbe assistere all’omaggio a Fabrizio De Andrè di Danilo Rea nell’arena Palazzo Bellini. Giovedì 20 agosto di nuovo Faenza nelle mire dell’Erf, con l’omaggio a Kurt Weill che il trio composto da Daniele Santimone (chitarra), Massimo Mantovani (pianoforte) e Tiziano Negrello (contrabbasso) porterà in scena alle 21 al Mic (ingresso 5 euro).
Venerdì 21 l’Erf farà tappa al teatro all’aperto di Cesenatico, con le «Rotte Mediterranee - Racconti, musiche e canzoni» di Moni Ovadia e il chitarrista e compositore Giovanni Seneca, accompagnati da un piccolo ensemble (15 euro). Sabato 22 all’arena San Domenico di Forlì suonerà poi il leggendario pianista Ivo Pogorelich, impegnato su un programma di musiche di Bach, Chopin e Ravel, per un degli eventi pià attesi dell’intero cartellone regionale. Martedì 25 il festival torna in provincia di Ravenna, precisamente alla rocca di Riolo Terme, dove si esibirà il duo di chitarristi Corde Tese, formato da Donato D’Antonio e Marko Feri.
La classica si affiancherà poi alle altre musiche del Novecento negli altri concerti «non pop» in programma nelle prossime settimane. Martedì 18 agosto al parco archeologico di Classe il Nino Rota Ensemble proporrà un viaggio attraverso « Le Grandi Colonne Sonore», mentre giovedì 27 sempre a Classe gli Electric String Trio porteranno in scena il loro «eretico» scontro «Mozart vs Rossini», con strumenti rigorosamente elettrici.
Anche Ravenna Jazz si affaccia sul mese più vacanziero dell’anno, precisamente il 13 agosto dal proscenio della Rocca Brancaleone, con il progetto «Eternal Love» del sassofonista soprano Roberto Ottaviano, alla guida di un quartetto formato da brillanti esponenti italiani del jazz attuale (Marco Colonna, clarinetti; Giovanni Maier, contrabbasso; Zeno de Rossi, batteria) affiancati da un pianista di rango internazionale e vertiginosa crescita di consensi come il raffinatissimo Alexander Hawkins. (f.sav.)