La storia di Arianna Cavina, classe 1996 di Faenza, oggi Instagram coach di successo
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Jessica Gonelli - Arianna Cavina, classe 1996, ha iniziato la sua carriera sui social come influencer, condividendo su Instagram le foto dei suoi look e consigli di moda. A un certo punto, però, voleva di più e ha rivoluzionato il suo profilo. Ora è una Instagram coach e ha un’azienda attraverso la quale aiuta i suoi clienti a sfruttare la piattaforma e valorizzare il proprio profilo. Tra le recensioni sul sito web c’è Angelo, uno scrittore che ora ha più di 91 mila followers ed è riuscito a fare conoscere le sue poesie. C’è anche Audrey, che ha lasciato il suo lavoro come magazziniera e si è affermata sui social come curly coach. Arianna ci ha raccontato il suo percorso e come ha reso possibile tutto questo.
Quando ti sei avvicinata alle piattaforme social?
«Tutto è partito nel 2015, dopo essermi diplomata come perito tecnico per l’abbigliamento a Forlì. In quel periodo si iniziava a parlare delle prime influencer e io cercavo un modo per avvicinarmi alla moda. Non potevo permettermi le università che volevo, così mi sono buttata sui social. Ho iniziato a curare il mio profilo Instagram e dopo due anni avevo già un buon seguito, circa trentamila followers, e diverse collaborazioni. Ho anche partecipato alla Milano Fashion Week».
Però poi hai deciso di cambiare rotta?
«Sì. Non mi sentivo pienamente soddisfatta. Volevo che diventasse il mio lavoro, non solo un passatempo o l’extra a fine mese. Così nel 2019 ho iniziato a studiare e formarmi nel campo del digital marketing. Corso dopo corso, mi sono resa conto che nessuno ti offriva veramente gli strumenti per lavorare su Instagram. Io invece, dopo diversi anni, avevo sviluppato una conoscenza approfondita della piattaforma e ho capito che potevo soddisfare un bisogno: a febbraio del 2020 ho lanciato online un corso a pagamento che insegna come sviluppare un account Instagram e farne crescere il seguito».
Quindi in piena Pandemia praticamente.
«Sì. Da questo punto di vista l’emergenza sanitaria mi ha aiutato: le persone si sono ritrovate a potere usare solo i social e il web per vendere i propri prodotti e, di conseguenza, i miei clienti sono aumentati. Dopo qualche mese sono riuscita a licenziarmi dall’azienda in cui lavoravo per dedicarmi appieno al mio progetto e ho aperto la mia partita Iva. Oggi, dopo un anno e mezzo, è diventata un’azienda Srl, con un team di sei collaboratori e tantissime soddisfazioni».
Cosa provi a vedere che stai crescendo così tanto?
«È un misto di emozioni, a volte anche paura: è cresciuto tutto molto velocemente e quando va così hai paura che possa finire altrettanto velocemente. Ma c’è soprattutto entusiasmo. Stiamo lavorando a tanti progetti: ho scritto un libro, Passione Instagram, che uscirà nelle librerie alla fine di questo mese e abbiamo rilanciato il corso online Instagram Pills Accademy. Vogliamo sviluppare anche altri corsi, ad esempio uno sul business digitale e uno che insegni a creare dei validi reels su Instagram. Insomma le idee non mancano e c’è anche tantissima voglia di fare».
È stato difficile affermarsi sui social abitando in una città come Faenza?
«In realtà no. Oggi abbiamo la fortuna di vivere in un mondo digitale e questo mi ha permesso di creare una rete di contatti abbastanza estesa anche da qui. Per il lavoro che faccio non importa dove mi trovo, tant’è che i miei collaboratori sono tutti sparsi per l’Italia, qualcuno anche fuori. È stato più difficile all’inizio, quando le gente non capiva bene cosa facessi e qualcuno mi prendeva in giro perché postavo i miei outfit sui social. Le persone, in una città relativamente piccola come Faenza, fanno fatica a capire quale strada stai prendendo, soprattutto quando quella strada non è già stata percorsa da qualcun altro. Ora però è passato è un po’ di tempo e molte di queste persone sono tornate indietro per chiedermi scusa, alcune addirittura un consiglio».
Come vedi il tuo futuro e quello della tua attività?
«Spero e credo che questo progetto sarà ancora più grande e mi piace dire che sarò la più grande digital marketer italiana donna. Il mio obiettivo è far capire quante opportunità ci siano online e quanto un social come Instagram possa avere un impatto sulla nostra vita. Non è solo un mezzo di intrattenimento, se usato bene può essere anche un valido strumento professionale».