Sono 27.242 gli arrivi registrati in Emilia-Romagna di profughi in fuga dalla guerra in Ucraina, secondo gli ultimi dati forniti dalle Prefetture. Per quanto riguarda le differenti forme di accoglienza, le richieste di contributo per l’autonomo sostentamento sono state in totale 7.973, il 12% del totale nazionale, mentre il mondo del sociale si è fatto carico di 1.036 posti.
Alla fine dell’anno scolastico erano più di 2.900 gli studenti e le studentesse ucraine che frequentavano le scuole di ogni ordine e grado dell’Emilia-Romagna, dagli asili alle scuole superiori.
L’impegno della Regione
La Regione Emilia-Romagna sin dall’inizio dell’emergenza si è impegnata su tutti i fronti per fornire supporto alla popolazione ucraina. Ha garantito ai profughi gli screening di routine previsti dalla normativa nazionale e dai piani di prevenzione, per un’accoglienza in sicurezza anche da un punto di vista sanitario. Inoltre, ha messo a punto un piano emergenziale di intervento di supporto psicologico impegnando 150 psicologi in collaborazione con le Ausl e le Associazioni di psicologi esperti nel campo della psicologia dell’emergenza.
A inizio aprile poi anche l’Emilia-Romagna insieme alle Regioni Veneto e Umbria, ha partecipato ad una cordata di solidarietà diretta a Cracovia, donando una cucina da campo. Un mese dopo, dal 29 aprile all’8 maggio, un gruppo di professionisti della sanità emiliano-romagnola è stato a Rzeszow, in Polonia, per dare supporto a bambini e ragazzi ucraini scappati dalla guerra e bisognosi di cure mediche, valutando chi avesse bisogno di un trasferimento in Italia e organizzando il trasporto presso le strutture sanitarie regionali.
Per i minori presenti nel territorio regionale sono state individuate le scuole il più possibile in prossimità della residenza temporanea: in ogni caso ai giovani profughi ucraini con status di rifugiati, nati tra il 2003 e il 2011, che frequentano le scuole medie e superiori dell’Emilia-Romagna è stata offerta la possibilità di viaggiare gratuitamente nel tragitto casa-scuola, su bus e treni regionali per tutto il 2022, grazie ad un accordo tra Regione e aziende dei trasporti.
Ancora, per gli studenti ucraini iscritti agli Atenei per l’anno accademico 2021-22 sono stati messi a disposizione 75mila euro per la copertura delle spese di locazione oppure un contributo prepagato per l’accesso ai servizi ristorativi, mentre per gli studenti profughi provenienti dall’Ucraina sono state previste 58 borse di studio del valore di 3 mila euro ciascuna, rese disponibili dagli Atenei e associate all’esonero dal pagamento delle tasse universitarie e a un posto alloggio gratuito.
La raccolta fondi: i numeri della solidarietà
La raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna per assistenza e aiuti umanitari ai profughi ha raggiunto 2.232.805 euro grazie alla generosità di 7.248 donatori (dati al 10 luglio), in grandissima parte cittadini, insieme ad aziende, associazioni ed enti locali.
Buona parte dei fondi è già stata messa a disposizione degli enti locali e di Ong per progetti di inclusione dei profughi e per aiuti umanitari in Ucraina, in particolare supportando i centri di accoglienza locali. Specifiche risorse sono destinate a favorire la più ampia partecipazione dei bambini e ragazzi ucraini ai Centri estivi, ed è di questi giorni un nuovo bando per sostenere progetti sportivi e culturali per il pieno inserimento della popolazione in fuga dalla guerra, oltre all’acquisto di libri in lingua ucraina da mettere a disposizione delle biblioteche comunali o delle ludoteche. Una parte verrà inoltre destinata alla ricostruzione direttamente in Ucraina di uno spazio pubblico (scuola, nido, eccetera) non appena sarà possibile. È la stessa legge regionale “Misure urgenti di solidarietà in favore della popolazione ucraina” approvata l'8 aprile scorso, a stabilire l’utilizzo e la ripartizione di buona parte dei fondi disponibili.
Sul sito della Regione Emilia-Romagna è possibile seguire l’andamento delle donazioni: https://www.regione.emilia-romagna.it/raccolta-fondi-ucraina