Imola, oltre 100mila biglietti venduti per il Gp di Formula 1, 200 Paesi collegati, 2 miliardi di spettatori stimati

Emilia Romagna | 15 Aprile 2022 Cronaca
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Obiettivo raggiunto e superato. Sono oltre 100mila i biglietti venduti per il week-end del Gp di Imola."Una notizia straordinaria, che ci riempie di gioia e orgoglio. Qualche mese fa questo risultato era impensabile e pochi ci credevano, oggi dobbiamo dire che la nostra città torna protagonista con forza nel panorama internazionale, insieme al territorio e alle sue eccellenze", commenta su Facebook il sindaco, Marco Panieri. "Il nostro Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dopo 16 lunghi anni, tornerà ad ospitare grandi emozioni legate alla più celebre competizione motoristica mondiale. Grazie a tutti i partner chi hanno scommesso sul successo di questo Gran Premio!", aggiunge.
A Imola, all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari. In Emilia- Romagna, nel cuore della Motor Valley. La Formula Uno torna a casa, con il Gran premio Rolex del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna dal 22 al 24 aprile. E la risposta degli appassionati non si è fatta certo attendere: saranno in 105mila nel circuito del Santerno.

E vi ritorna stabilmente fino al 2025, grazie all’accordo tra ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Regione Emilia-Romagna, Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, Comune di Imola e Con.Ami, Automobile Club d’Italia e Liberty Media.

In un distretto unico al mondo, terra di grandi marchi delle due e delle quattro ruote e di grandi campioni, un’occasione unica per trasformare uno fra gli appuntamenti sportivi più seguiti al mondo in una straordinaria opportunità di promozione internazionale del Made in Italy e della filiera dell’automotive, a partire dalla Motor Valley dell’Emilia-Romagna.  Un risultato che premia il lavoro di squadra di un intero territorio, in stretta sinergia con il Governo e con la stessa Formula 1, e che dopo le due precedenti edizioni a porte chiuse vedrà il ritorno del pubblico sulle rive del Santerno a 16 anni dall’ultima edizione con gli spalti pieni, che nel 2006 vide la vittoria di Michael Schumacher e della Ferrari, per una autentica festa di popolo in un circuito tra i più prestigiosi e spettacolari, per storia e caratteristiche tecniche. 

A dieci giorni esatti dal semaforo verde che darà il via ufficiale al primo appuntamento europeo del Mondiale 2022, il Gran Premio e l’accordo sono stati presentati questa mattina a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna. Sono intervenuti Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna; Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale; Marco Panieri, Sindaco di Imola; Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club d’Italia.  E, in video collegamento da remoto, Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili; Stefano Domenicali, Amministratore Delegato Liberty Media; Carlo Maria Ferro, Presidente Agenzia ICE. A presentare e moderare gli interventi la giornalista Camilla Ronchi.

La scelta di promuovere il Made in Italy attraverso il Gran Premio di Formula 1 a Imola nasce dai numeri generati lo scorso anno in termini sia di ricadute economiche per il territorio, stimabili in 130 milioni di euro - indotto che quest’anno si stima arriverà a toccare  i 230 milioni di euro -,  sia di promozione e valorizzazione delle eccellenze del Made in Italy nel mondo, grazie alla possibilità di raggiungere un pubblico globale vicino ai 2 miliardi di spettatori attraverso la copertura TV prevista in 200 Paesi. Parallelamente alla valorizzazione delle eccellenze, tutte le attività di comunicazione saranno inoltre coordinate con la campagna straordinaria di Nation branding lanciata dal Maeci e realizzata da ICE con il tema “Italy is simply extraordinary: BeIT”.

La Motor Valley emiliano-romagnola

La passione per i motori corre da sempre lungo la via Emilia: 16.500 imprese per oltre 66mila addetti, il 10 per cento dell’intera filiera nazionale, con un export di 5 miliardi di euro. E ancora: 188 team sportivi, 15 musei specializzati, 16 collezioni private, 4 autodromi e 11 piste da karting.

Un patrimonio economico e culturale in cui l’amore per la velocità si incontra con il gusto del saper fare e la voglia di intraprendere, la ricerca e l’innovazione, tratti distintivi di questa terra. Fino ad arrivare a sei corsi di laurea internazionale di MUNER, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, voluta dalla Regione insieme alle quattro università emiliano-romagnole e tutti i più grandi marchi motoristici del territorio, unici a livello internazionale.

Quella dell’Emilia-Romagna è la vera Motor Valley internazionale. Un prodotto anche turistico: i visitatori totali di musei e collezioni, insieme agli spettatori degli eventi che si svolgono negli autodromi emiliano-romagnoli, sono circa 1,8 milioni (il 44% italiani e il 56% stranieri, con 1.190.000 presenze turistiche, cioè pernottamenti). La ricaduta economica derivante dal movimento turistico ed escursionistico ammonta complessivamente a 300 milioni di euro.

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