I protagonisti di settembre: il fico e l’uva

Gaia Nonni - Il mese di settembre regala due dei più interessanti frutti che la natura possa offrire: l’ uva e il fico. Quest’ ultimo ha radici antiche ed è originario dell’Asia Minore, ma è stato esportato tramite i commerci nella zona del Mediterraneo, dove è riuscito a prosperare grazie al clima mite e particolarmente favorevole. È inoltre legato al mito della fondazione di Roma, perché secondo la leggenda la cesta che trascinava Romolo e Remo lungo il fiume lungo il Tevere si è fermata proprio sotto un albero di fico, rendendo i suoi frutti sacri agli occhi dei sacerdoti romani. Come se non bastasse, anche induisti e buddisti lo riconoscono come simbolo di prosperità e conoscenza. I fichi hanno quindi un’ importanza culturale di livello globale, ma da un punto di vista nutritivo riservano ancora tantissime sorprese: sono ricchi di potassio, di ferro e di calcio; apportano numerose vitamine, prima tra tutte la B6, e contengono enzimi digestivi che agevolano l’assimilazione degli alimenti e stimolano la peristalsi intestinale. Sono ricchissimi di fibre e rappresentano un’ottima fonte di energia immediatamente disponibile, pur rimanendo nella media calorica di altri frutti zuccherini, come l’uva o i mandarini. Contengono antiossidanti naturali e polifenoli che contribuiscono a mantenere giovani le cellule del corpo e aiutano a prevenire diversi tipi di tumori tra cui seno, colon e prostata. Vantano, inoltre, proprietà antiossidanti e sono considerati un ottimo spuntino per le donne in gravidanza, poiché, essendo poveri di sodio e ricchi di potassio, si dimostrano molto utili nel contrastare l’ipertensione.
Questo, chiaramente, se si parla dei fichi freschi; quelli secchi, invece, sono mediamente cinque volte più calorici, ma possono essere consumati occasionalmente, magari in sostituzione ad altri alimenti dolci ricchi di grassi e zuccheri raffinati, come i dessert, le torte, i dolci da forno ecc..., perché, al di là del carico calorico, svolgono una funzione remineralizzante, per le ossa, e antianemica. Insomma, il loro consumo non può che essere consigliato, soprattutto quando sono di stagione, anche perché in cucina il fico si dimostra un alimento incredibilmente versatile dal momento che si abbina bene sia al salato che al dolce. Può essere servito come antipasto insieme a dei formaggi o a del prosciutto crudo, può essere il protagonista di un risotto o essere impiegato per la marmellata di una crostata.
I piatti e le preparazioni in cui possono essere impiegati sono veramente tantissimi e l’unico limite è la fantasia, ma il modo migliore con cui gustare i fichi è sicuramente mangiarli freschi, da soli e senza aggiunte. Un’altra protagonista di questa stagione è l’ uva: ritenuta spesso troppo zuccherina e calorica per essere inserita in una dieta sana, questo frutto è in realtà ricco di sali minerali come potassio, manganese, calcio, magnesio e vitamine del gruppo B, che agiscono sul metabolismo delle cellule nervose favorendone il corretto nutrimento. Studi recenti hanno inoltre evidenziato che l’ uva contiene anche la melatonina, l’ormone che regola il sonno e la veglia; se consumata di giorno, quindi, aiuta a regolare il tono dell’ umore, mentre, se consumata di sera, aiuta a combattere l’insonnia.
Essendo ricca di acqua, fibre e zuccheri l’uva ha anche uno spiccato potere lassativo, e insieme alla sua attività prebiotoca aiuta ad equilibrare la salute dell’ intestino. È infatti dimostrato che mangiare con regolarità questo frutto fa aumentare il numero dei lactobacilli, i fermenti intestinali che con la loro presenza riducono il rischio di infezioni urinarie. Inoltre, essendo molto ricca di polifenoli, favorisce l’eliminazione del colesterolo e migliora la circolazione. Tra i polifenoli contenuti nell’uva c’è anche il resveratrolo, presente nei chicchi bianchi ma, soprattutto, in quelli neri: svolge un’azione protettiva dell’apparato cardiovascolare. Proprio come i fichi, anche l’ uva è un alimento estremamente versatile e potrebbe essere consumata in ogni momento della giornata, ma come sempre il consiglio è quello di non esagerare, soprattutto se si soffre di gastrite, perché l’ alta concentrazione di acqua e zucchero potrebbe contribuire a peggiorare il problema; anche in caso di diabete sarebbe meglio limitare le quantità, o comunque consumare l’uva lontano dai pasti, per evitare picchi glicemici. Al netto di questo, mangiare seguendo la stagionalità dei prodotti è importantissimo, e settembre offre una scelta di frutti davvero preziosa per la nostra salute e il nostro benessere.