I 25 ANNI DI SETTESERE | Il presidente Abi Antonio Patuelli: "Un giornale autorevole in crescita, bene il pluralismo"
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Antonio Patuelli* - In 25 anni, Settesere è cresciuta come orizzonte di attenzioni territoriali, in una fase storica nella quale l’informazione digitale è esplosa moltiplicandosi. E’ molto importante che nell’informazione, così come nell’economia in genere, non vi siano monopoli, ma prevalga la competizione libera ed autorevole. Nell’informazione, in particolare, è importante che vi sia competizione qualitativa fra le più diverse fonti di informazione e di riflessione. Questi sono i presupposti di quella che un tempo si chiamava libertà di stampa e che poi è divenuta libertà di informazione, perché la stampa è uno, e non più il solo, degli strumenti dell’informazione. La differenza, ora, la fa, nella competizione, la serietà e l’autorevolezza dell’informazione, ad ogni livello. L’informazione locale è fondamentale non solo per le ragioni proprie dell’informazione in genere, ma anche perché rappresenta un servizio sociale utilissimo ai cittadini per orientarsi nella quotidianità del mondo dove più direttamente vivono ed operano. Molto importante è la diversificazione delle fonti di informazione locali che così rappresentano meglio il pluralismo.
In tale quadro, in Romagna, è cresciuta Settesere con orizzonti più ampi di informazione e di sensibilità. La pienezza dei diritti di cittadinanza è un obiettivo che non si ottiene una volta per tutte, ma che deve essere perseguito quotidianamente in tutti i settori della vita civile, economica e sociale, di cui l’informazione è un fondamentale elemento connettivo. Buon lavoro a Settesere per i prossimi venticinque anni e ben oltre.
*Presidente nazionale Abi e presidente Gruppo Cassa di Ravenna