Hub portuale Ravenna, entro il 2024 conclusi i lavori della prima fase
L’economia del mare in Emilia-Romagna rappresenta 3,7 miliardi di euro in termini di valore aggiunto. L’interscambio via mare della regione supera 40 miliardi di euro, il 30% del totale import export. 10mila le imprese regionali che operano nella logistica. Lo scalo di Ravenna ha raggiunto il suo record storico movimentando 27,4 milioni di tonnellate di merci, mostrando notevole resilienza in relazione alla guerra in Ucraina che ha riassestato le rotte delle materie prime. Il 2022 anno record anche per le crociere, con 193mila passeggeri movimentati.
Gli scenari nazionali e internazionali chiamano i nostri porti a sfide sempre più complesse, tra cui spiccano quelle in sostenibilità e digitalizzazione, per far crescere i livelli di competitività del sistema marittimo italiano. Obiettivi che necessitano di ingenti investimenti e capitale umano sempre più qualificato che sono stati al centro dell’incontro odierno organizzato in città da Intesa Sanpaolo, SRM e Autorità Portuale, che ha visto la presenza dei rappresentanti del mondo economico, accademico, logistico e istituzionale locale. Un appuntamento, ospitato presso la Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna che ha partecipato alla organizzazione dell’evento, che ha preso spunto dalle analisi locali e dal Rapporto Rapporto 2023 Italian Maritime Economy di SRM (Centro Studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) per far emergere i temi più importanti connessi allo svilupp del porto di Ravenna e ddella cosiddetta “economia del mare” regionale e nazionale.
L'evento è stato aperto Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo e dai rappresentanti delle principali istituzioni locali. A seguire Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM Centro Studi Gruppo Intesa Sanpaolo, e Alessandro Panaro, Responsabile Maritime & Energy SRM Gruppo Intesa Sanpaolo, hanno presentato il “Rapporto 2023 Italian Maritime Economy”. Dati e riflessioni sulle quali hanno preso avvio le riflessioni di due tavole rotonde sul tema “Gli investimenti, le imprese e i mercati” e “Logistica e portualità” cui ha portato le proprie riflessioni, tra gli altri, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, Daniele Rossi. Conclusioni affidate al Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi.
Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo: “La cosiddetta economia del mare in Emilia-Romagna genera un valore aggiunto di 3,7 miliardi di euro e la logistica regionale conta 10mila imprese con 91mila addetti. L’anno scorso lo scalo di Ravenna ha fatto registrare un record sia in termini di merci movimentate che per le crociere. Numeri che danno la dimensione di quanto sia importante investire su questa infrastruttura che assicura al territorio proiezione internazionale e connessioni con il mondo, grazie alle quali le imprese raggiungono i mercati esteri più diversi. Come prima banca italiana, storicamente radicata e ramificata in regione, siamo in prima linea per sostenere le imprese nel contesto macroeconomico e nel percorso verso gli investimenti strategici, con attenzione particolare a sostenibilità, efficientamento energetico, digitalizzazione e valorizzazione dei rapporti di filiera. Intesa Sanpaolo sostiene il settore della logistica poiché rappresenta un asset fondamentale per la competitività dell’Italia”.
Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM: “Presentiamo il nostro Rapporto in questo territorio dove è ubicato uno dei porti più importanti del Paese, soprattutto per il traffico di materie prime. A livello strategico, il suo futuro, secondo le nostre analisi, è agganciato alla capacità di realizzazione dei progetti del PNRR, oltre che al decollo della Zona Logistica Semplificata che potrà supportare lo scalo nell’attrarre nuovi traffici. Fondamentale sarà altresì la strategia di diventare sempre più uno scalo Green, con investimenti sostenibili e rivolti a sviluppare altresì il ruolo di Ravenna come hub di bunkeraggio nell’ambito dei combustibili alternativi, una delle sfide più forti che il Mediterraneo sta presentando”.
Daniele Rossi, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale: “Il porto di Ravenna sta vivendo un momento di grande cambiamento. Stiamo lavorando da anni per adeguare l’infrastruttura alle sfide della portualità del futuro ed ora siamo in grado di garantire entro il 2024 la conclusione di tutti i lavori della prima fase del Progetto dell’Hub portuale. Nuovi fondali, nuove banchine, nuove aree logistiche, collegamenti viari e ferroviari ampliati e servizi di eccellenza, com’è sempre stato nel nostro scalo. Grandi investimenti legati alla transizione energetica che renderanno il porto di Ravenna un hub energetico nazionale. La presentazione oggi dello studio di SRM a Ravenna e la presenza del Viceministro Rixi testimoniano la grande attenzione che oggi è puntata sul porto di Ravenna a livello nazionale per il rango che già riveste e per il riferimento strategico che rappresenterà nei prossimi anni per tutto il sistema portuale, logistico e produttivo del nostro Paese”.
Giorgio Guberti, Presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna: “Nella situazione economica che stiamo attraversando, segnata da incertezza e difficoltà, lo sviluppo delle principali infrastrutture del territorio può rivelarsi un fattore ancor più decisivo per favorire la ripartenza e la competitività dei più importanti comparti produttivi. Il potenziamento delle infrastrutture, anche attraverso il porto di Ravenna inteso in ogni sua specificità, anche crocieristica, è senza dubbio un driver fondamentale di sviluppo dell’economia locale e nazionale. Oltre il 13% dell’importo totale del PNRR è stato destinato alla Missione “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, un investimento di oltre 25 miliardi di euro per promuovere un profondo cambiamento nell’offerta di servizi e trasporto per creare nei prossimi cinque anni infrastrutture più moderne e sostenibili in tutto il Paese. Evidenzio altresì la necessità che si proceda con sollecitudine all’istituzione in regione della Zona Logistica Semplificata, un progetto speciale che andrà a beneficio, non solo del sistema del trasporto merci, ma del sistema imprenditoriale nel suo complesso”